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Rosella Sensi in visita a Trigoria


Clima nuovo a Trigoria. Il Presidente a sorpresa a Trigoria. Pradè: «Ma è sempre duro competere economicamente con le grandi»Visita a sorpresa nel freddo lunedì di Trigoria. Ieri mattina al Fulvio Bernardini è arrivata Rosella Sensi accompagnata dal marito Marco Staffoli e dal ds Pradè. Giunta al campo di allenamento, ha salutato cordialmente Luciano Spalletti, che stava dirigendo la seduta mattutina, la prima dopo la bella vittoria di Lecce. Una stretta di mano, un affettuoso bacio sulla guancia e tanti sorrisi. Il segnale più chiaro di come sulla Roma sia tornato a splendere il sole. Suona strano dirlo, vista la pioggia caduta incessantemente per tutta la giornata di ieri sulla Capitale, ma è proprio così. Merito soprattutto delle ultime quattro prestazioni tra campionato e Champions. E quanto era diversa l'atmosfera meno di un mese fa, quando per l'ultima volta il presidente era andato a Trigoria per parlare con il tecnico. Era il 28 ottobre ed eravamo reduci dalla brutta sconfitta di Udine, la quarta consecutiva dopo quelle con Siena, Inter e Chelsea. Un momento nerissimo che sarebbe proseguito con il ko contro la Juve, l'ultimo prima della riscossa. In quella occasione la Sensi chiese al tecnico di poter scambiare quattro chiacchiere. Lo riferì lo stesso Spalletti nella conferenza stampa di quel giorno (eravamo alla vigilia della sfida contro la Samp che non si sarebbe giocata per la pioggia) spiegando: «Sono andato in presidenza a salutarla. E' stata carina ad infondermi fiducia per superare il momento. E' stato un colloquio costruttivo».A Spalletti fu confermata piena fiducia. Meno di un mese dopo si può guardare al futuro con maggiore serenità, come spiegato ieri da Daniele Pradé: «Abbiamo ripreso a fare quello che è da Roma, cercando di dare continuità a risultati che sono quelli consoni a questa società - ha detto intervenendo a Radio Anch'io Sport - Ci sono delle stagioni che nascono in maniera particolare, questa per noi era nata male, con tantissimi infortuni e la necessità di metabolizzare la scomparsa del presidente Sensi. Il derby però ci ha dato tanto, è vero, è stata una partita importantissima in un momento di difficoltà. Da lì adesso dobbiamo prendere la carica per risalire». Potendo contare sul nuovo modulo che si scopre non essere un'idea estemporanea. «Già durante la campagna acquisti Spalletti ci disse "Proviamo a fare qualcosa di diverso", ma senza tralasciare quanto fatto di buono in questi tre anni. L'idea del nuovo modulo parte quindi da lontano. Poi però ci si sono messe tante cose...». E ora c'è la Champions con la possibilità di mettere definitivamente alle spalle il periodo nero con la qualificazione agli ottavi: «Mercoledì (domani, ndr) abbiamo una partita importantissima con il Cluj. Una gara davvero difficile, su un campo caldo dal punto di vista del tifo e freddo dal punto di vista della temperatura. Non dimentichiamoci che il Cluj in casa ha fermato il Chelsea...». Le ultime battute sono sulle scadenze contrattuali: «Ci sono rinnovi che dobbiamo assolutamente fare e ci stiamo lavorando. Sono sereno sulle questioni di Aquilani, Taddei, Vucinic... Parliamo con loro tutti i giorni, poi è chiaro che un rinnovo è sempre una contrattazione. Noi comunque abbiamo dimostrato in questi anni di potere rimanere ad altissimi livelli. Abbiamo dimostrato grande forza e grande voglia. E queste caratteristiche ci sono ancora. I nostri tifosi credo debbano essere orgogliosi di quanto è stato fatto. Vogliamo continuare su questa strada. Bisogna però anche rendersi conto della realtà, delle difficoltà che ci sono ad essere competitivi di fronte ad offerte che non possono non essere prese in considerazione. I grandi club, italiani ed esteri, restano sempre super top e sarà difficile essere competitivi economicamente con loro».