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Spalletti: "Vincere per confermarci"


"C'è bisogno di conferme, perché di terreno ne abbiamo perso molto. Dobbiamo fare risultati straordinari, per rimetterci in riga". Luciano Spalletti sa che la Roma non può permettersi di interrompere la rincorsa ai piani alti della classifica: bisogna battere a tutti i costi la Fiorentina. Ecco cosa dice il tecnico nella conferenza stampa di Trigoria. Con una Roma così, Mutu serviva davvero così tanto?"Mutu è un calciatore di valore assoluto. Preciso che quella trattativa fu portata avanti da Pradè, fu un'idea sua. Definì correttamente quella operazione, ma quel che è fondamentale è il progetto, la programmazione, al di là dl valore dei singoli giocatori. Si può sopperire alla mancanza di qualche elemento, e la Roma farà un buon campionato anche se non è arrivato Mutu. L'operazione la condividevo, ma l'importante è il progetto. Per avere la serenità giusta".Nelle ultime quattro partite, ha allestito quattro varianti del rombo. Quale è la più affine al suo credo tattico?"Il punto fermo è la difesa a quattro. Poi si possono studiare più soluzioni in campo. Non dimenticando, non archiviando, il modulo precedente. Adesso abbiamo dei giocatori in più, e pure diversi, e quello che stiamo facendo è corretto".Domani che Fiorentina si aspetta? E come andrà impostata la gara?"La Fiorentina è alla pari, per quello che ha fatto vedere negli anni con Prandelli. L'anno scorso è arrivata quarta, è una grande squadra e sarà stimolata proprio dall'eliminazione. Ma le auguro la qualificazione in Uefa". Dovrà contenere il morale dei giocatori. Quando è troppo alto, può essere un rischio?"E' molto meglo venire da delle vittorie e andare incontro alla possibilità che ci sia troppo entusiasmo. Se fosse troppo, certo, andrebbe gestito. Ma i giocatori sanno quali risultati bisogna ottenere. I ragazzi si sono riappropriati della propria identità, perché sulle spalle abbiamo questi nomi qui (Spalletti si riferisce alla parola Roma, ndr) e dunque dobbiamo otteneredei risultati importanti, facendo un buon calcio, come nelle ultime partite".Deve migliorare ancora la squadra?"Può ancora migliorare. Quel che mi fa sperare per il futuro è questa facilità di far viaggiare la palla, che è una nostra caratteristica".Brighi è la stella, ma qualcuno dice “prima era stato messo da parte”. E la sua crescita come è avvenuta?"Mi sembra che Brighi abbia fatto una trentina di presenze, l'ho sempre tenuto in considerazione. Certo, poteva essere usato di più, e il responsabile sono io. Ma andiamo a vedere i risultati, io gestisco un gruppo che grosso modo ha lo stesso valore. Qualche volta tratto qualcuno in maniera diversa, ma vado da chi è più disponbile e intenzionato a dare qualcosa di più al gruppo. Brighi ha fatto vedere di essere un giocatore importante, come lo è sermpre stato d'altronde. E' stato in grandi squadre, poi in alcunemeno blasonate ed è tornato alla ribalta nella Roma. E' stato in Nazionale, l'ha persa, ma la ritroverà. E' un "insistente", fa sempre le cose allo stesso livello. E' come una batteria che si ricarica da sola. Lui fa sempre tutto al massimo, pure nel riscaldamento".L'assetto tattico attuale pare dare ampie garanzie. Ma poi ci sarà un altro modulo, finita l'emergenza?"Lei dice che abbiamo cambiato per la bassa classifica? No, non è così. I giocatori devono sapere che stanno facendo molto bene, e l'hanno visto tutti, e devono continuare così. Si è visto in campo: dalla circolazione della palla, dalla disponibilità alla corsa. E da quando in sei o sette aggrediscono l'avversario per strappargli la palla".Qualche problema c'è in infermeria."Juan e Tonetto sono a disposizione, Panucci è da verificare perché viene da qualche giorno di stop e si è dovuto rifermare, va valutato come Pizarro, che ha preso una botta a Cluj". Uno tra Cicinho e Riise andrà via a gennaio?<Non mi interessa parla di queste cose. Come ho sempre detto, quando i giocatori fanno parte del mio gruppo, non vado a parlare di mercato. Il gruppo è buono e dobbiamo fare meglio dell'ultimo periodo".Aquilani che ha?"Quando uno fa un'attività agonistica di livello, è sempre esposto a certi problemi. muscolari Dobbiamo approfondire, fare degli studi ulteriori".Quanto resterà fermo Aquilani?"Non lo so. Spero per poco, perché l'ho visto molto più tranquillo. Lo dico in base alle sue sensazioni".Può essere un problema l'emergenza in difesa per domani?"Abbiamo otto giocatori con ruoli doppi in difesa e i quattro in campo possono giocare contro chiunque".Prima era solo un problema di modulo?"Ci sono stati più elementi concomitanti, non un solo fattore. Sono momenti che possono capitare nelle squadre di calcio, succede anche all'estero. E poi, forse, ha contato anche il momento di qualche giocatore a livello psicofisico. Ora, pensiamo a quello che abbiamo fatto vedere nelle ultime partite".Conterà più la delusione viola o lo stato della Roma?"Mi aspetto un'ulteriore prova della mia squadra e mi dispiacerebbe se non fosse così. Vorrebbe dire che non sarei stato in grado di capire quello che può proporre il mio gruppo. Poi, il risultato può essere qualsiasi, ma dobbiamo approcciarci bene".L'Olimpico è all'altezza della finale di Champions?"Assolutamente sì, ci saranno delle modfiche da apportare, ma non ci sono problemi o rischi di non giocarci la finale, perché il nostro pubblico si è comportato in maniera corretta. Vorrei vedere - come vuole la Uefa - uno stadio senza barriere. Bisogna aprire gli stadi. A Cluj ho visto uno stadio moderno, facilmente vivibile, famiglie intere allo stadio e pubblico corretto a contatto con i giocatori. Questa deve essere la direzione da prendere. Serve serenità familiare, e siamo tanti a pensarla così: facciamo la guerra a chi vuole che lo stadio sia un luogo di guerriglia. Allo stadio ci si va a divertire. I bambini devono vedere uno spettacolo".Servirebbe parlare meno di moviola e più di rabone?"Sì, occorrerebbe uno sforzo, perché è questo che porta spettatori. Se si sta attenti a rafforzare i concetti giusti, diventa fondamentale. A Roma abbiamo una città importantissima, la storia della città, l'identificazione nei nostri colori, nei nostri simboli, dietro ci sono migliaia di cuori che battono in maniera imponente, forte. La scritta As Roma va portata in evidenza e i giocatori ci si devono riconoscere. Per ora, è sulla fiancata del pullman".La Fiorentina cosa le ricorda? "Alla Fiorentina sono affezionato, per le mie origini. Devo riconoscere che Prandelli ha fatto un lavoro straordinario, sa quali tasti pigiare. Poi, ha giocatori di assoluto livello. La partita sarà difficile, pure loro hanno avuto problemi, ma offriranno grande spettacolo".Ci sono analogie con le due crisi? Come se gli avversatri vi avesso ormai conosciuto?"Non mi pare che la Fiorentina abbia fatto male. In qualcosa ci assomigliamo, perché pure loro si sono basati sul gioco di squadra, sul collettivo. Hanno giocato a calcio in questi ultimi anni. Con Gilardino, si alzano e vanno a cercare la terza linea".Radice è stato l'ultimo allenatore viola a imporsi all'Olimpico. Che pensa di Prandelli?"Prandelli è una persona squisita, l'ha dimostrato professionalemente e umanamente. Del Prandelli tecnico parlano i risultati, dell'uomo quello che lui stesso ha  saputo trasmettere. Mi piace come lavora sul campo e gli auguro tutto il bene possibile".Riise ha fatto un allenamento personalizzato?"John è abituato a certi ritmi, ha chiesto di fare 10' in più di allenamento. Gli si dice poco,  a John, perché è molto intelligente e darà il suo contributo ai risultati della Roma".Battere la Fiorentina vorrebbe dire rosicchiare punti per il 4° posto."Se si propone così la questione, si creano tensioni. Noi vogliamo avere una classifica importante per quando si arriverà in fondo, al di là della Firoentina. E continueremo a farlo".Per l'entusiamo, quanto è stato importante sentirsi di nuovo la squadra che per un'ora è stata campione d'Italia?"Capitano quei momenti un po' così, ma poi o ci si innervosisce creando più confusione oppure si continua crederci, aspettando con calma che tutto vada a posto. Così ha fatto la squadra, dimostrando equilibrio e intelligenza".Osvaldo e Pazzini hanno poco spazio alla Fiorentina..."Non parlo dei miei, mi fate parlare di titolari e riserve altrui? Io do giudizi sui miei giocatori. Non li conosco quelli degli altri".Ora giocate con De Rossi e due mezzali. "La differenza con il 4-3-3 del passato, è che prima le punte restavano al di sotto della linea dei centrocampisti". Aquilani e Pizarro possono fare le mezzali?"Possono fare tutti e quattro i ruoli del rombo. Pizarro dovrà dimostrare di più nel possesso palla. Aqui è più portato ad offrire fantasia che la scivolata di traverso, a differenza di De Rossi".In passato aveva due attaccanti esterni, ora il gioco davanti pare più accentrato."Quando giochi così, sono sempre lo tre punte che vanno ad allargarsi. L'importante è la spartizione di questi spazi, senza creare troppa densità in un settore solo".Potremmo rivedere il 4-2-3-1?"Certo. Non mettiamo in contrapposizione un comportamento di tre anni con uno di quattro partite".