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Mexes: "Non dobbiamo fermarci più"


Philippe: «Voglio riprendere chi ci sta davanti e fare strada in Champions League»«Dobbiamo continuare a vincere». Campionato, Coppa Italia, Champions League, per Philippe Mexes in questo momento cambia poco. Il francese sa benissimo che le vittorie portano entusiasmo che, a sua volta, porta nuove vittorie in un circolo virtuoso dal quale sarebbe bello non uscire mai. Quello nel quale per fortuna (e per bravura) è caduta la Roma da qualche settimana a questa parte. E ora Phil non ha nessuna intenzione di fermarsi, continuando a macinare punti su punti a partire da quelli a disposizione domani contro il Cagliari. «Sì, è molto importante finire bene l'anno - ha detto a Roma Channel dopo l'allenamento di ieri - giochiamo in casa, dobbiamo continuare a vincere e poi pensiamo alla partita di mercoledì in coppa. Vincere in casa è fondamentale se vogliamo ripassare davanti a tutte le squadre che abbiamo davanti». Già, perché nonostante i quattro successi di fila in campionato, i giallorossi sono ancora dalla parte destra della classifica. Continuando così ogni traguardo sembra raggiungibile, ma il quarto posto è ancora distante sette punti (quattro qualora si vincesse il recupero della partita con la Samp). E' sempre quello l'obiettivo? «Già - dice Mexes - dobbiamo allontanarci dal fondo e avvicinarci lentamente ai primi in classifica. Vediamo alla fine dove saremo arrivati, ma cercheremo di andare più avanti possibile».E' un momento felice per Phil che è tornato ad essere "imbarazzante" per gli avversari per il suo dominio tecnico e fisico, che ha ricevuto i complimenti di Spalletti e degli avversari. Ma non è lui l'unico francese a sorridere perché finalmente è esploso anche Menez, il ragazzo imbronciato che si è legato fortemente al connazionale per ambientarsi nella nuova realtà: «Adesso lui fa quello sereno che non ride, ha paura che la gente dica che vuole fare il "fenomeno" - spiega Phil - E' sempre uguale, ha il sorriso, ma è più rilassato rispetto all'inizio, e spero che continui a fare queste prestazioni perché sarebbe fondamentale per la Roma e anche per lui. Per dargli ancora più fiducia». E i problemi con la lingua? Si stanno risolvendo anche quelli? Sta imparando l'italiano? «Sì, piano piano. Se resta con me, Totti e De Rossi imparerà presto. Tanto poi in Italia si parla anche con le mani, si farà capire».E con un Menez in più, come quello visto contro Chievo e Bordeaux, con una squadra che ha ritrovato tutte le sue sicurezze, anche in Champions si può pensare di andare avanti. Phil, così come capitan Totti, non si nasconde e alla domanda su quanto sia importante aver passato il turno da primi, risponde: «Certo, era il nostro obiettivo. Poi c'è la voglia di vincere le partite. La finale si gioca in casa, noi vogliamo crederci finchè non ci diranno "non ci siete più". Vogliamo goderci questa coppa come abbiamo fatto gli altri anni. Magari arrivando più lontano delle altre volte». Tra meno di una settimana c'è il sorteggio degli ottavi. Preferenze? «Vorrei evitare l'Arsenal, perché sono giovani ma nonostante questo hanno esperienza. Anche il Madrid è una grande squadra, ma per me la più pericolosa è l'Arsenal. Comunque dobbiamo batterle tutte se vogliamo arrivare in fondo». E per tenersi in allenamento è bene «continuare a vincere».