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Totti dovrebbe rientrare a inizio febbraio


Buone notizie da Villa Stuart: lesione ridotta, oggi Francesco comincia il lavoro in piscina e tra qualche giornopotrebbe anche riprendere a correre. Sicura la presenza con l'Arsenal, ma certamente rientrerà molto primaVolto abbronzato e rilassato, fisico asciutto. Hanno fatto bene le vacanze in Kenya a Francesco Totti, che ieri mattina si è presentato a Villa Stuart dopo essere stato a Trigoria. Il capitano, accompagnato dal medico sociale Mario Brozzi, da Vito Scala, dal fisioterapista Silio Musa oltre che da Max Tonetto (l'altro infortunato in casa giallorossa), si è presentato verso le 11 nella clinica di via Trionfale e ne è uscito circa un'ora dopo, col sorriso sulle labbra. Il capitano si è sottoposto ad una risonanza magnetica per verificare a che punto è la cicatrizzazione della lesione al muscolo infortunato il 21 dicembre a Catania. L'esame ha dato un responso positivo al di là delle più rosee aspettative. «Rispetto al precedente controllo - recita il bollettino medico apparso sul sito internet della società giallorossa - si è evidenziata una netta riduzione dell'area della lesione con scomparsa del versamento». Traduzione: Francesco Totti rientrerà in campo molto prima dei due mesi che si erano ipotizzati in un primo momento. Il piano di recupero è già cominciato e ieri pomeriggio Francesco a Trigoria si è sottoposto ad una seduta di fisioterapia. Oggi comincerà a lavorare in piscina e, se non ci saranno problemi, al massimo entro un paio di settimane dovrebbe cominciare a lavorare sul campo. Tra una decina di giorni, forse meno, è previsto un nuovo controllo.L'andata degli ottavi di finale di Champions League, il 24 febbraio a Londra contro l'Arsenal, non dovrebbe quindi essere a rischio e la speranza è quella di rivederlo in campo addirittura entro la fine del mese di gennaio. E' questa l'ipotesi più ottimistica anche se lo staff medico giallorosso non farà niente per accelerare il recupero del capitano che, verosimilmente, potrebbe tornare a disposizione per la gara dell'8 febbraio all'Olimpico contro il Genoa. In questo modo Totti dovrebbe saltare "solamente" le gare con Milan, Sampdoria, Torino, Napoli, Palermo e Reggina. Un danno minore rispetto alle aspettative, ma un'assenza comunque pesante per Luciano Spalletti che dovrà studiare soluzioni alternative per sopperire alla mancanza del capitano.Un'assenza che negli ultimi dodici mesi Spalletti ha dovuto già fronteggiare, in più di un'occasione. Il primo stop del 2008 risale infatti al 29 marzo. All'inizio della ripresa dell'anticipo di campionato con il Cagliari, Totti comincia a toccarsi ripetutamente dietro la coscia sinistra ma decide di stringere i denti e conclude la partita. Il giorno dopo si sottopone ad esami che evidenziano una «lesione muscolare della loggia dei flessori della coscia sinistra» che lo costringe a fermarsi per una quindicina di giorni, saltando la doppia sfida dei quarti di Champions contro il Manchester United. L'infortunio più grave però è quello del 19 aprile. Nei primi minuti della partita con il Livorno, Totti batte una punizione a due in area. Galante, per impedirgli di calciare bene in porta, frana sul suo ginocchio destro che picchia contro la testa del giocatore livornese. Totti avverte subito un fastidio, si fa controllare a bordo campo dal medico sociale, Brozzi, quindi, non sentendo alcun dolore, sceglie di continuare. Al 36', però, arriva il colpo di grazia sul ginocchio già provato: Totti calcia di destro in porta, ricade a terra e a quel punto decide di alzare bandiera bianca. Esce dal campo con la barella elettrica e con le sue gambe si reca a Villa Stuart dove gli viene diagnosticata la lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Operato dal professor Mariani, rientra a tempo di record per la finale di Supercoppa con l'Inter del 24 agosto ma il fastidio al ginocchio non gli dà tregua e lo costringe a saltare parecchie gare prima di trovare la giusta continuità che arriva tra novembre e dicembre prima del nuovo stop, l'ultimo si spera, a Catania.