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Fontana si allontana, Bucci si propone


Il portiere del Palermo si svincola tra domani e dopodomani, ma c'è un problema sull'ingaggio. L'ex Parma: «Verrei di corsa»
Tra domani e dopodomani Alberto Fontana rescinderà il contratto con il Palermo e sarà libero di accordarsi con la società preferita. Roma e Parma restano i club più interessati all'acquisto, anche se la pista giallorossa si è parecchio raffreddata negli ultimi giorni. Motivo? La durata del contratto. Il portiere chiede un biennale, da Trigoria rispondono con una proposta di sei mesi, rinnovabile a giugno. La posizione della società resta ferma, peraltro confermata dalle parole di Conti di due giorni fa: «Non serve un altro portiere, stiamo a posto con Artur», ha detto il direttore tecnico al Corriere dello Sport. Di fatto, dichiarazioni strategiche. Si aprisse un'altra possibilità per un vice-Doni, i dirigenti la coglierebbero al volo. Sempre buono, ad esempio, il nome di Luca Bucci, classe '69 (due anni in meno di Fontana). Svincolato, si prende a buon(issimo) mercato. L'unica controindicazione: è fermo da parecchio tempo.A lui la possibilità di giocare nella Capitale lo affascina. Non poco: «Non ho sentito nessuno - afferma l'estremo difensore, ex Parma -, nemmeno il mio procuratore (Guercini, ndr) ha avuto contatti. Inutile dire che l'interessamento della Roma mi fa piacere, non lo nascondo. Per me andarci sarebbe una soluzione eccezionale - aggiunge -, è una squadra che ogni giocatore sogna». L'inattività, parole sue, non sarebbe un problema: «Mi sto allenando da luglio con il mio preparatore atletico, Ermes Fulgoni, che ha scoperto anche Buffon - spiega -. Ma un paio di volte alla settimana mi aggrego alla Primavera del Parma e per questo ringrazio il presidente Ghirardi. Così ho la possibilità di avere il ritmo partita e di provare i tiri in porta. Inoltre, è un momento particolare ed importante, perché c'è sempre da imparare dai giovani, il loro entusiasmo è importante e magari anch'io do qualche suggerimento prezioso, mi fa sentire utile. Stando con i ragazzi, riscopri l'amore per questo sport bellissimo. Negli ultimi anni sento di averlo ritrovato». L'ingaggio, i soldi, la durata del contratto, le prospettive tecniche non sono nemmeno un ostacolo. Dategli una maglia, un campo e un pallone. Gli basta questo: «A me non interessa giocare la partita o prendere un ingaggio alto - conclude -, io gioco per il gusto di farlo. Giocare, per me, è la quotidianità di allenarsi, do la priorità a questo».