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Pizarro: "Torno in Cile nel 2013"


Pizarro: «Sto benissimo in Italia ma spero di star bene per realizzare il mio sogno che è finire la carriera nei Wanderers, non vedo altre squadre»«Il mio contratto con la Roma scade nel 2010 e dopo vedrò cosa succederà per il mio futuro». David Pizarro parla del suo futuro a El Mercurio, quotidiano di Valparaiso, città natale del centrocampista giallorosso che proprio in Cile ha trascorso le vacanze insieme alla sua famiglia. In Cile è una specie di celebrità, e se i suoi concittadini si sono rassegnati a non vederlo più con la maglia della nazionale, coltivano ancora il sogno di rivederlo un giorno con la maglia del Santiago Wanderers, la squadra di Valparaiso. Pizarro non chiude le porte al suo ritorno, anzi, ma fissa una data precisa: il 2013. Il suo contratto è in scadenza nel 2010 e presto sarà chiamato per discutere il rinnovo, ed è molto probabile che la nuova data di scadenza sia proprio il 2013, quando avrà 34 anni e avrà dato il massimo con la maglia della Roma. «Se dico che tornerò nel 2013 è possibile che qualcuno pensi (ride) che sarò troppo vecchio per il calcio cileno, è quello che è successo a Villarroel con il Colo Colo. La verità è che io vivo giorno per giorno, anno per anno, e quando sarà il momento saprò che non posso più giocare in Europa e tornerò in Cile con la stessa voglia con cui partii nel 1999».Pizarro non ha nascosto le sue intenzioni per il futuro. «Sto benissimo in Italia ma spero si star bene per realizzare il mio sogno che è finire la carriera nei Wanderers. La mia idea è quella di tornare dall'Italia al Cile definitivamente, senza tappe intermedie e quando dico che torno in Cile, se tutto va bene e la dirigenza mi accetta, dico che torno ai Wanderers». Secondo il Pek non ci sarebbe niente di strano nel fatto che un giocatore possa andare via dalla Roma per rafforzare i Wanderers. «Siamo fatti nella stessa maniera, per noi non c'è nessun problema. A questo punto della mia carriera è molto difficile vedermi in Cile con un'altra maglia che non sia quella dei Wanderers. In ogni caso non dipende solo da me, ci sono dirigenti che avallano o meno il ritorno di un giocatore ma nella mia mente c'è sempre l'idea di tornare ai Wanderers». Il club che lo ha visto nascere si prepara per la nuova stagione nella serie B cilena, con ambizioni di promozione. Un obiettivo che, secondo Pizarro, può essere alla portata. «Wanderers ha la possibilità di salire quest'anno, soprattutto per i ragazzi che sono arrivati nella rosa. I nuovi acquisti portano un'esperienza molto importante nello spogliatoio e speriamo possano ottenere quello che tutti noi tifosi speriamo, che è salire di categoria».Capitolo nazionale. Pizarro ha lasciato La Roja nell'ottobre del 2005 dopo la mancata qualificazione al mondiale tedesco a causa dei dissapori con gran parte dei compagni di squadra ma rimane un grande tifoso della sua nazionale ed ha gioito, come tutti i cileni, per la vittoria 1-0 contro l'Argentina in ottobre. «Per tutti i cileni è stato importante, storico, vincere contro "quelli". Perché contro l'Argentina non abbiamo mai vinto e soprattutto perché sono venuti al gran completo. Quella notte lascia molte speranze per quella che sarà la corsa per qualificarsi al Mondiale. L'Argentina non stava bene quella notte allo stadio Nacional ma questo è stato grazie ai meriti del Cile». Il Pek è un estimatore del ct Bielsa. «Applica il suo stile contro chiunque e questo i giocatori lo hanno chiaro in mente. Il gruppo è già fatto e sa quello che vuole il tecnico, questo è importante perché anche se manca un uomo la squadra mantiene la sua disciplina tattica. E' chiaro che privilegia il gruppo ai singoli ed è importante perché il calcio è uno sport collettivo. Mi sarebbe piaciuto averlo come allenatore qualche anno fa, sarebbe stato nel punto più importante della mia carriera. Però sono comunque contento degli allenatori che ho avuto».