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Spalletti: "Applaudo la mia Roma"


Prima dell'inizio abbraccio Spalletti-Ancelotti e una battuta: «Vuoi sederti sulla mia panchina?»Il tecnico giallorosso: «Buona prestazione, peccato per gli errori sui gol subiti»Lo scontro con quello che si è più volte candidato come suo successore - e che per questo è stato simpaticamente invitato a sedersi sulla sua panchina già da ieri, prima della gara, in un siparietto concluso con un abbraccio tra i due - è finito senza vincitori, ma Spalletti si è detto decisamente soddisfatto dell'esito della prima gara del 2009. «Aspetti positivi? Ce ne sono molti, al di là del risultato, di cui dobbiamo essere contenti. La Roma ha fatto vedere quello che poteva fare, e poteva vincere, come però poteva vincere il Milan. Dopo un periodo un pochettino difficile abbiamo messo in mostra il nostro gioco, e recuperato giocatori che ci serviranno con tutte queste gare ravvicinate, forse già da mercoledì». Il riferimento è a Pizarro e Aquilani, subentrati nel corso della ripresa, per 25' il cileno, subentrato a Taddei, per 6' più recupero il centrocampista di Montesacro, andato anche vicino al vantaggio con un bel destro da fuori, dopo che Vucinic, al sesto gol nelle ultime quattro gare, tra campionato e Coppa Italia, aveva annullato la doppietta di Pato. «Io Vucinic lo vedo meglio da tutte e due le parti - ha risposto Spalletti ai cronisti di Sky che gli chiedevano se lo preferisse come attaccante centrale o largo a sinistra - lui è bravissimo ad attaccare la profondità, fa reparto da solo. Ma allo stesso tempo gli piace decentrarsi a sinistra e accentrarsi partendo da quella posizione, e noi non dobbiamo andare a limitarlo».La doppia prodezza del monenegrino non è stata sufficiente per portare a casa i tre punti, visto che la squadra rossonera è riuscita per due volte, in avvio di ripresa, a cogliere in controtempo la difesa giallorossa. «Abbiamo fatto tardi ad accorciare a metà campo su una palla profonda, loro hanno trovato il fraseggio e attaccato la nostra linea difensiva. Sul secondo gol Doni pensava di riuscire a controllare la traiettoria della palla, pensando che Pato se la fosse allungata un po' troppo, e invece gli è passata: lui ha queste caratteristiche, è molto bravo nell'uno contro uno, ed è riuscito a far fuori un paio dei nostri. Noi ci siamo dovuti prendere dei rischi, e loro ne hanno approfittato: nel primo tempo avevamo creato delle situazioni importanti, e sofferto quasi niente. Con tutto che forse nel primo tempo qualche palla facile di troppo l'abbiamo sbagliata, e il Milan ci ha messo in difficoltà con il suo possesso di palla. Aver subito due gol velocemente a inizio ripresa poteva far perdere la testa alla squadra, aver pareggiato, ci dava la possibilità di rigiocare in maniera più corretta, più equilibrata. E infatti si è visto che la squadra si è riordinata, mentre prima, sul -2-1, avevamo lasciato qualche spazio. C'eravamo un po' disuniti, perché non ci si aspettava questo uno-due così repentino».Ai microfoni di Roma Channel il tecnico toscano ha fatto i complimenti a Beckham («per me ha fatto bene, è stato bravo ad allungarsi, a fraseggiare basso, poi bisogna vedere se questo suo entusiasmo gli basterà per affermarsi»), rimpianto l'assenza di Menez («avere giocatori che fanno 60 metri palla al piede fa sempre comodo, anche se poi la mia squadra ha dimostrato di riuscire a puntare sul collettivo») e parlato ancora una volta dei suoi rapporti con Carlo Ancelotti. «Ci eravamo messi d'accordo nei primi cinque minuti del primo tempo di scambiarci le panchine, ma alla fine non ha accettato. In questi giorni è venuto fuori che non siamo più amici, che facciamo finta, come se sapessero le volte che ci telefoniamo... perché noi ci sentiamo spesso. Diciamo che questo scambio di battute ci ha permesso di condire un po' queste giornate».