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Mexes smentisce: "Non tradirò la Roma"


Ancora bufera sul francese, che si affida a Roma Channel ed a Sky per la smentatita di rito.«Ho solo detto che il Milan è una grande».
«Interpretano sempre come vogliono loro, io ho soltanto detto che il Milan è una grande squadra e nient'altro». A parlare è Philippe Mexes, l'uomo del giorno in casa Roma. Non per questioni di campo, anche perché stasera non giocherà per squalifica contro la Sampdoria, ma perché è sempre più uomo mercato. Le sue parole rilasciate domenica sera a Canal Plus («Il Milan è un grande club. Se questa cosa si dovrà fare, sarà senza colpi bassi né da parte mia né da parte del Milan. Serenamente. Per ora sono un giocatore della Roma, ma perché mai non potrei giocare lì un giorno?») hanno alzato un polverone. E non poteva essere altrimenti, vista l'importanza che Philippe ricopre nella Roma e nel cuore dei tifosi giallorossi ed è servito a poco il tentativo di Luciano Spalletti di metterci una pezza ieri mattina nella conferenza stampa pre-partita. «Ho parlato con Mexes una decina di minuti nel mio ufficio: mi ha detto che è un grande professionista e che vuol fare le cose in maniera corretta per quello che è il ruolo che ricopre e per la società stessa, che merita rispetto. Si può chiedere anche a Mexes: se è intervenuto ad una tv non si possono equivocare le cose che ha detto». E infatti nel pomeriggio è dovuto intervenire lo stesso Mexes, a Roma Channel e a Sky, per "chiarire" il senso delle sue dichiarazioni. «Il Milan è una grande squadra, è quello che ho detto, poi io sto bene a Roma e andiamo avanti così. Sto bene a Roma e non vedo perché dovrei dire che voglio andare via, l'anno prossimo vado qui, vado là. Io ho un contratto fino al 2011 e sto benissimo qui: tutti sanno che non tradirò mai la Roma. Non faccio il ruffiano o il bugiardo, io mi trovo veramente bene con i compagni, con la società, vado d'accordo con tutti, non c'è nessun problema e nessun dubbio. Io devo pensare a quello che sto facendo qua, poi il futuro nessuno lo sa. Io sto bene qui, mi preparo a giocare un gran campionato, a fare bella figura in Champions League, andare il più lontano possibile, perché la finale è a Roma. Non sono uno che progetta il futuro, io vedo e vivo giorno dopo giorno e qui sto veramente bene, non c'è nessun problema, lo sanno tutti e si vede. Purtroppo non si parla della gara con la Sampdoria, l'importante è vincere domani. L'obiettivo è il quarto posto».Una smentita quasi obbligata, che probabilmente ha evitato al francese anche una multa. «Se uno non vuole restare è bene che vada via. Però poi siamo in tanti a fare le trattative e a parlare di un progetto da portare avanti. Sono convinto che la società interverrà: c'è il direttore sportivo, il direttore tecnico, sono certo che la società dirà le sue ragioni» le parole di Spalletti, che però non ha ricevuto rassicurazioni dalla società sull'incedibilità del giocatore. «Io so che quello che hanno fatto in precedenza per Mexes ma poi bisogna vedere cosa vuole il calciatore e cosa vuole la società per trattenerlo».In realtà sembra tanto un fil già visto. L'impressione che si ha su questa vicenda, è che visto il molto improbabile quarto posto, la società dovrà fare un'altra cessione eccellente per poter far mercato. La loro idea credo sia stata quella di cedere Aquilani e non rinnovargli il contratto, ma alla luce dei ripetuti infortunii di Alberto, e tutti muscolari, il ragazzo di Montesacro è praticamente invendibile, oppure se ci sarà qualche società interessata ad investire su un giocatore che in ogni stagione è assente per più della metà delle gare per problemi muscolari, questa sarà disposta a versare nelle casse della Roma non più di 4-5 milioni di euro. Di qui, la scelta di confermare Alberto e rinnovargli il contratto e di cedere Mexes, per il quale il Milan è disposto a dare 25-30 milioni di euro, magari mettendoci dentro uno tra Gourchouff e Borriello.