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Totti migliora ancora. Lippi lo elogia


Corsa e palestra per il Capitano. Il C.T.: «È serio e professionale, deciderò io se chiamarlo»«La disponibilità di Francesco Totti a tornare in nazionale è sicuramente una dimostrazione di serietà: però decido io». Marcello Lippi, intervenuto come testimonial di una ditta di abbigliamento alla rassegna di moda Pitti Immagine Uomo alla Fortezza da Basso di Firenze, torna a parlare della possibilità di un ritorno in maglia azzurra di Francesco Totti. Una telenovela, quella del ritorno in Nazionale di Francesco, che va avanti praticamente dal giorno dell'annuncio del suo addio, proprio al termine del Mondiale tedesco. E un altro campionato del mondo, quello del Sudafrica, potrebbe essere il nuovo obiettivo del capitano giallorosso. Che qualche tempo fa aveva dichiarato che ad una chiamata del commissario tecnico campione del mondo, non potrebbe dire di no. «Se Lippi mi telefonasse e mi chiedesse di andare in Sudafrica non direi subito di no. Ci penserei mille volte, solo perché è Lippi. Con me si è comportato in maniera straordinaria. E' stato un grande uomo. Con lui ho un rapporto particolare». Parole che Lippi ha apprezzato non poco. Per questo il ct non chiude le porte, ma accoglie con piacere (e non potrebbe essere altrimenti) la disponibilità di Totti. «Ho letto - le parole del ct - e ho sentito le recenti dichiarazioni di Francesco Totti sua una sua disponibilità di tornare in Nazionale. È sicuramente una dimostrazione di grande serietà e professionalità, però ogni decisione spetta a me. Quando decise di lasciare la Nazionale, per motivi suoi, tutti rispettarono questa sua scelta, compreso il sottoscritto. Quella fu una sua decisione tutto il resto lo decido io». E se dipendesse da Lippi, Totti al Mondiale se lo porterebbe e pure di corsa. Solo che per i delicati equilibri che regnano nel Club Italia, non lo può dire in questi termini. Ovviamente sono molte le condizioni che da qui al Mondiale si dovranno verificare, prima su tutte la "buona salute" del capitano. I due hanno un rapporto particolare che si è consolidato in questi anni e che nasce nel 2006 dopo il gravissimo infortunio subìto dal capitano. Quando le porte del Mondiale sembravano irrimediabilmente chiuse, Lippi è andato a trovare Francesco per rassicurarlo. «Tu pensa a guarire e io non solo ti porto al Mondiale, ma sarai uno dei punti fermi della mia squadra». Totti ha accelerato al massimo i tempi di recupero ed è rientrato in tempo per partecipare al Mondiale e Lippi non solo lo ha portato in Germania ma, come promesso, lo ha sempre fatto giocare titolare (ad eccezione della gara con l'Australia) e lo ha protetto dalle critiche che lo hanno bersagliato per gran parte della manifestazione. Quasi contemporaneamente alle dimissioni del ct, Francesco ha dato addio alla maglia azzurra. Se il commissario tecnico fosse rimasto al suo posto, probabilmente anche Totti avrebbe fatto lo stesso. Da quando Lippi è tornato in sella, e una delle sue prime decisioni è stata quella di richiamare nel suo staff Vito Scala, preparatore personale e amico di Francesco, è ricominciato il tormentone-Totti. Per decidere c'è tempo ancora un anno e mezzo, ma un Totti senza problemi fisici e sui livelli di rendimento che ha mantenuto prima dell'ultimo infortunio, a Lippi farebbe comodo. Le condizioni di Francesco nel frattempo migliorano e il suo programma di recupero procede nel migliore dei modi: ieri il capitano ha lavorato in palestra prima di scendere in campo per un po' di corsa. L'obiettivo è quello di rivederlo in campo per la fine del mese: lui vorrebbe rientrare contro il Napoli il 25. Spalletti lo aspetta, Lippi pure.