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Panucci: "Lotito, stiamo arrivando!"


«L'esterno non posso più farlo con continuità, come centrale posso reggere ancora per un paio d'anni»È stata la vittoria dei dimenticati quella di ieri a Torino: se Baptista, dopo la trionfale doppietta contro la Sampdoria, non aveva bisogno di rivincite, se Juan e Taddei non ne hanno mai avuto bisogno, per gli altri due brasiliani in campo ieri, Cicinho e Artur, il successo in casa dei granata ha avuto un sapore tutto particolare. «Peccato per l'ammonizione che mi farà saltare la trasferta di Napoli - ha detto ai tifosi, sull'aereo il terzino brasiliano - non doveva arrivare in questo momento. Non ci voleva proprio, anche perché in questo periodo mi sento molto bene». La sosta natalizia è stata scandita dalle voci di mercato che lo volevano sul punto di tornare a giocare in Brasile, al Santos o all'Internacional di Porto Alegre, magari coinvolto in uno scambio con l'attaccante Nilmar, ma scadute le ferie il terzino si è rimesso subito a disposizione di Spalletti, che sia mercoledì contro la Sampdoria che ieri con il Torino lo ha utilizzato dal primo minuto, lasciando solo due spezzoni a Cassetti, e tenendo in panchina per tutto il tempo Panucci. Panucci che ieri sera, ospite alla Domenica Sportiva , è stato protagonista di un siparietto con Claudio Lotito. «Stiamo un punto avanti rispetto alla nostra dirimpettaia», ha dichiarato il didascalico presidente biancoceleste, «La dirimpettaia sta arrivando», ha risposto il vice-capitano, prima di ammettere che gli anni passano anche per lui: «L'esterno non riesco più a farlo con continuità, il centrale ancora per un paio di anni credo di poterlo fare».E infatti tra i terzini destri Cicinho è quello che ha giocato di più. Nella ultime dieci gare del 2008, arrivate giusto dopo l'autorete che aveva negato alla Roma i tre punti a Bologna, aveva raccolto 7 presenze, ma solo tre erano dal primo minuto, ora il vento sembra cambiato, e quando Spalletti ha deciso di far tirare il fiato a Brighi lo ha avanzato sulla linea dei centrocampisti, inserendo al suo posto Cassetti. Domenica non ci sarà, per la quarta ammonizione stagionale, arrivata tra il gol di Baptista e il fischio finale, proprio per questo Spalletti potrebbe confermarlo anche mercoledì a Milano, contro l'Inter in Coppa Italia. Dove potrebbe subire l'esame più serio della sua carriera italiana anche il portiere Artur, altro protagonista - ma senza colpe - del pareggio dell'8 novembre al Dall'Ara, dove debuttò incassando il primo gol in serie A. Ne ha presi due anche dal Cagliari - e sul secondo, del connazionale Jeda, ci ha messo pure parecchio del suo - ma poi si è fermato lì: porta inviolata in Coppa Italia con il Bologna e nelle due gare di questa settimana, contro Sampdoria e Bologna. Tanto che le parole di Spalletti, che ha sempre smentito che la società fosse alla ricerca di un nuovo secondo portiere, adesso non sembrano solo il (condivisibile) tentativo di difendere un giocatore in difficoltà. E Doni, che a Catania era sceso in campo pur non essendo in condizione di giocare, può curarsi con una certa tranquillità.