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Mexes: "Roba da brasiliani!"


«Il mio assist? Il merito è di tutti. Il gol invece è roba da brasiliani»«È roba da brasiliani!» Più ci pensa, più Mexes si convince che solo un funambolo paulista poteva riuscire nella massima opera dell'ingegno umano: una mezza rovesciata a trenta secondi dalla fine. Phil ripassa il gol di Baptista alla moviola, si rivede nell'assist. Poi sorride, e nel suo solito franco-romanesco commenta: «Ha fatto tutto lui. Io ho messo dentro la palla, dovevo fare solo quello. Julio è stato bravo a controllarla. E poi ha fatto quello che avete visto. È roba da brasiliani e noi ne abbiamo in squadra. Io, gol così, li faccio solo in allenamento». Appunto. Perché non è un gesto naturale, perché non ci pensi, perché non sei brasiliano. Ma francese di Roma e della Roma. Della terra d'origine porta in dote una bravura tecnica e tattica nella copertura difensiva. Roba da francesi (ma gli italiani non sono da meno), questa. Mexes si smarca pure dai complimenti, che gli fanno a Roma Channel: «Grazie, ma è stato straordinario tutto il gruppo. Anche se sulla carta sembra che lo fosse, non era facile vincere a Torino. Abbiamo incontrato una squadra compatta. Siamo stati bravi a gestire la partita e a provare a fare gol fino alla fine. Loro erano tutti dietro, non era semplice. Peccato per quella rete che ho fallito, ma era importante vincere».Giusto. Pure se su autogol, contava tornare a Roma con i 3 punti in saccoccia. Era un'occasione d'oro. La classifica giallorossa comincia ad avere più polpa, ma la rincorsa prosegue. Deve proseguire. La sconfitta del Napoli a Verona, la consapevolezza che la posizione del Genoa sia un falso storico, rafforzano le convinzioni di un gruppo in salute. O quasi. Dice Philippe: «Sì, il Napoli si è fermato. Ma dobbiamo pensare solo a quello che dobbiamo fare noi. Non bisogna vedere i risultati degli altri, ma recuperare i punti persi. Una bella vittoria come quella di oggi è importantissima per guardare in alto». Prima del Napoli, c'è di più. Tra 48 ore c'è l'Inter e un quarto di Coppa Italia in gara unica. O si vince, o si vince: «Mercoledì sarà fondamentale qualificarci. Proveremo ad andare più avanti possibile, poi al Napoli ci penseremo da giovedì». Già, l'Inter. La scoppola di Bergamo, il 3-1 firmato Doni-Floccari, ha stupito pure la Roma. E Mexes. «Non capita sempre - dice Philou - che i nerazzurri perdano. Noi dobbiamo cercare di vincere. Sarà una finale anticipata e una partita decisiva per il nostro cammino. Anche se c'è da fare ancora molta strada in Coppa Italia».Molta strada. Come in campionato e Champions, d'altronde. Con un Mexes così, possiamo dormire sonni tranquilli. Ieri, ma non è mica una novità, in coppia con Juan non ha sbagliato nulla. Di più: nel primo tempo, Phil ha sfiorato un gol che pareva fatto e nella ripresa ha fornito a Julio Baptista la palla della creazione, dell'invenzione, dell'urlo. Le polemiche suscitate da quella balorda intervista a Canal Plus, le voci di una cessione estiva al Milan, sono acqua passata. A Trigoria hanno fatto, e fanno, di Mexes il chiavistello che apre le porte del futuro. E nel futuro della Roma c'è Mexes. Che le porte le chiude. Agli avversari.