C'è solo l'A.S.Roma!

18 anni fà ci lasciava Dino Viola


Il 19 gennaio 1991 se ne andava il Presidente del secondo scudetto. Il suo ricordo è sempre forte.Quando morì, Il Messaggero lo salutò così: «È morto Viola, l'Ingegner Roma». Oggi, sono 18 anni esatti che Dino Viola non c'è più. Dino Viola. Ovvero l'Ingegnere che seppe costruire la Roma campione del secondo scudetto. Ma pure quella che accarezzò la Coppa Campioni (ma quale Champions...) nella drammatica finale col Liverpool, quella che sfiorò il terzo tricolore nell'85/86, quella che aveva in Liedholm il suo profeta e in fuoriclasse come Falcao, Bruno Conti, Bomber Pruzzo, Cerezo, solo per citare "qualcuno", il proprio dna. È strano, quasi impensabile e purtroppo maledettamente vero. Sono passati diciotto anni da quando è Viola fuggito via lasciando Roma silenziosa e con gli occhi lucidi. È lì, un'icona per niente appassita dal tempo, mai corrosa dagli eventi. Sempre uguale, con lo sguardo mite e benevolo. È bello ricordarlo così. Con quel suo modo sincero e ostinato, con i suoi equilibrati consigli mai compresi fino in fondo e con il carattere schivo e burbero. Impassibile, spostato in quell'immaginario angolo della vita, dove nessuno riusciva a scorgerlo. Fiero, magnetico, con gli occhi furbi e l'inarrivabile eleganza. Complesso nel suo essere, semplice per l'umanità che trasmetteva verso chi gli stava vicino e aveva la fortuna di scorgerti, giorno dopo giorno, attimo, dopo attimo. Quante volte il pensiero è volato da Lui. Quante volte hanno cercato di portargli via quella meravigliosa creatura che aveva sapientemente costruito con dedizione e ardore. Senza riuscirci.