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Baptista: "Non sono l'uomo del destino, conta il lavoro di tutti"


Julio Baptista: «Non sono l'uomo del destino, conta solo il lavoro di tutta la squadra. Il mio gol come quello di Pelè in "Fuga per la vittoria"? È un grandissimo onore»
Tre gol in quattro giorni, e i tifosi della Roma hanno scoperto perché Julio Baptista è soprannominato La Bestia. Sei punti in quattro giorni e la classifica è tornata a sorridere alla formazione giallorossa, che ora vede il quarto posto che vuol dire Champions League, ad un passo. Tutto merito di Julio Baptista, che ieri pomeriggio ha rilasciato un'intervista a Roma Channel , il canale tematico della società giallorossa. Il brasiliano minimizza i suoi meriti e rende anzi onore ai suoi compagni di squadra. Non si sente, insomma, l'uomo del destino. «No - le sue parole - non sono l'uomo del destino, è il lavoro di tutta la squadra che è importante, io sono contento perché abbiamo vinto anche grazie ad un mio gol». Dopo una partenza complicata ed un periodo di adattamento difficile, l'ex giocatore del Real Madrid si è sbloccato. Sette gol, tutti decisivi. «A Roma mi trovo molto bene, la città mi dà tanto ed è meravigliosa, la squadra e la società della Roma mi piacciono. Con i compagni va molto bene e mi sento importante. Speravo di essere protagonista. Quando le cose non andavano bene abbiamo lavorato e siamo stati tutti uniti. Si gioca ogni tre giorni e non è facile ma noi siamo qui e faremo bene in tutte le partite». La rovesciata di Torino è stata splendida ed ha regalato tre punti fondamentali alla formazione di Spalletti, ma il gol che lo ha fatto entrare nel cuore dei tifosi è quello nel derby con la Lazio. «Penso che ogni partita sia diversa. Quando abbiamo incontrato la Lazio è stato un momento particolare e per me è stata una cosa meravigliosa segnare un gol al derby ed è una emozione tremenda e molto molto grande». Dal punto di vista estetico però non c'è paragone. La rovesciata è uno dei colpi che Baptista prova spesso in allenamento. «Quando ho visto la palla arrivare non ho pensato subito a fare la rovesciata, ma quello è uno dei colpi che ho nel mio repertorio. Il centrale era molto vicino a me, mi ha dato un pochino di spazio e mi ha permesso di fare quell'acrobazia». Un gol che è stato paragonato da Panucci a quello di Pelè nel film "Fuga per la Vittoria". «Per me è un onore che un mio gol sia paragonato ad un gol di Pelè che è stato il miglior giocatore della storia del Brasile». Domani sera probabilmente giocherà ancora al centro dell'attacco nella gara di Coppa Italia contro l'Inter. Un quarto di finale che è una finale anticipata, e la Coppa Italia è uno degli obiettivi stagionali della Roma. ««Sarà una squadra molto difficile da incontrare, con grandissimi giocatori da affrontare. Sarà una grande partita e speriamo che la Roma riesca a segnare». Infine un messaggio ai tifosi romanisti. «Voglio ringraziare tutti i tifosi giallorossi per quello che mi stanno dando. Lancio un grande abbraccio a tutti loro»