C'è solo l'A.S.Roma!

Rinnovi: prima Juan, poi Aquilani e Panucci


Fatto, quasi, Juan, ora è il momento di affrontare i contratti più spinosi. Detto che la trattativa per il rinnovo e l'adeguamento del difensore brasiliano (firmerà fino al 2014, senza inserire clausole di rescissione nell'accordo, ingaggio "alla Mexes": 2,5 milioni all'anno più premi), è in dirittura d'arrivo e l'annuncio verrà dato nei prossimi giorni, Pradè è al lavoro per sistemare le altre situazioni "in sospeso" da tempo. La priorità ce l'hanno Panucci e Aquilani. Il terzino di Savona è in scadenza a giugno e se non riceverà offerte soddisfacenti, sarà libero di accordarsi dal primo febbraio con un altro club. L'agente del giocatore, Fabio Parisi, afferma che non ci sono novità: «Non è previsto nessun incontro con la Roma nei prossimi giorni, nessuno ci ha più chiamato», le parole del procuratore al Romanista. I primi giorni di febbraio dovrebbe muoversi qualcosa. Le parti, però, sono ancora distanti: si discute più sulla durata del contratto, che sulla questione economica. Panucci ha offerto sempre un rendimento importante in campo e un comportamento da professionista esemplare fuori (al di là di alcuni screzi col tecnico), la perplessità forte resta la carta d'identità, non più "verdissima": il prossimo 12 aprile compierà 36 anni. Per quanto riguarda il Principino di Montesacro, i problemi dovrebbero essere meno. La società ha alzato l'offerta a due milioni di euro per quattro stagioni più premi (attualmente percepisce 800.000 euro l'anno, uno degli stipendi più bassi della rosa, addirittura meno di Menez, arrivato in estate dal Monaco). Su queste basi si potrebbe fare. Franco Zavaglia, ex manager di Aquilani, ma consulente della famiglia (la procura appartiene al papà, Claudio), si era spinto oltre nei giorni scorsi dichiarando che «i primi di febbraio sarà tutto nero su bianco». In lista d'attesa c'è anche Mirko Vucinic, in scadenza 2011. L'obiettivo del montenegrino è di essere messo al pari dei top player della squadra. D'altronde, è il capocannoniere di Spalletti con 12 reti tra campionato e coppe. Al momento non se ne è parlato, più in là si vedrà. Da un attaccante a un altro, Stefano Okaka è in cerca di una sistemazione. Vuole di più, a Roma ha capito di avere pochissimo spazio. A o B non fa differenza, l'importante è cambiare aria e rimettersi in gioco. Nelle prossime ore l'agente del centravanti italo-nigeriano, Domenico Scopelliti, incontrerà i dirigenti giallorossi per discutere del futuro del suo assistito. Tra quelli che potrebbero fare le valigie a gennaio c'è pure Simone Loria, centrale di scorta dopo Mexes, Juan e Panucci. Piace a Torino e Reggina, lui vorrebbe provare a giocarsi le sue carte nella Capitale. Si vedrà. Intanto, Josè Alberti, uomo mercato tra Italia e Argentina, peraltro protagonista nella trattativa Lazio-Zarate, conferma che "Maurito" era stato offerto alla Roma, salvo poi approdare nella formazione dei "dirimpettai" (Lotito docet) e segnare il gol al derby (anzi, no...): «Zarate è stato proposto alla Roma - le dichiarazioni di Alberti a Radio Radio -. E' vero al 100%. La dirigenza romanista disse che le non interessava il giocatore. Poi, ci siamo rivolti alla Lazio». Lo stesso Alberti, poi, svela un retroscena anche su Julio Baptista (lui sì che ha segnato il 16 novembre...): «Una persona della famiglia Sensi mi aveva chiesto informazioni sul giocatore - racconta -. Risposi che si trattava di un grande giocatore. E' una Bestia e ora si sta confermando».