C'è solo l'A.S.Roma!

La conferenza stampa di Spalletti


La conferenza di Luciano Spalletti alla vigilia della sfida con il Napoli. Qual è il clima dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia?"Ho tenuto a mettere in evidenza la prestazione della squadra, perché l’avevamo preparata tutta la settimana e ci è sfuggito l’obiettivo per una decisione che non dipendeva da noi. Il mio lavoro a questo punto è più difficile, perché ci è sfuggito un obiettivo importante della nostra società. I ragazzi erano consapevoli che se avessero raggiunto la stella d’argento sarebbero rimasti nella storia. Dobbiamo renderci conto che l’arbitro è una variabile e non dipende da noi". La Roma sta preparando un dossier?"Io non so niente di quello che si dice su questi dossier. Per quanto mi riguarda non c’è niente di vero. Per quanto mi riguarda non so nulla su questo dossier, anche se poi quello che riguarda la squadra ci deve pensare la società". C’è la possibilità del tridente “pesante”?"Io penso che possano giocare tutti domani. Qualcuno ha bisogno di qualche altro allenamento, ma in previsione di queste tre partite che ci sono in settimana, li ruoterò volentieri e giocheranno tutti. Totti è pronto?"Totti è a disposizione". L’impatto di Napoli lo temete?"E’ evidente che la qualità del calcio del Napoli, sotto la conduzione di Reja, è importante. Di fronte al loro pubblico loro sanno dare qualcosa di più. Non c’è nessuno che parte in vantaggio: sono due ottime squadre e non vedo perché una dovrebbe essere in vantaggio sull’altra". Perchè ritiene le dichiarazioni di Marino inopportune?"Le reputo inopportune perché la Roma non ha preparato nessun dossier, non vedo perché ci debba addossare delle responsabilità che non abbiamo". E' cambiato rispetto ad un girone fa il Napoli?"E’ cambiato molto, c’è questo Lavezzi che è pericolosissimo, c’è una forza ben definitiva in Blasi, Gargano e Pazienza, dietro nella linea a cinque c’è una copertura completa nella fase difensiva. Quindi è una squadra forte". E’ d’accordo con la linea della società di mantenere un profilo basso?"Io sono sempre d’accordo con la società. Può dire sempre quello che gli sembra più corretto. Io devo sempre pensare a preparare la partita, però non è previsto quello che può fare l’arbitro. Quindi per questo dico che non è facile il mestiere dell’allenatore e del giocatore, perché quando non riescono ad ottenere risultati sono dispiaciuti ed amareggiati. I giocatori potrebbero perdere quell’entusiasmo necessario per vincere". La squadra comunque ha rabbia…"Il campionato è lungo, però è chiaro che siamo in una situazione difficile di classifica per raggiungere l’obiettivo che abbiamo, però dobbiamo metter in evidenza la grande gara della Roma a Milano". Al di là delle scelte, c’è un motivo per non far giocare il “tridente pesante”?"Le scelte le faccio domani. Vanno ruotati tutti". Tutti scalpitano per un posto da titolare…"Menez sta benissimo e vuole giocare, Perrotta sta bene, Taddei è tornato ai suo livelli, Aquilani sta crescendo, Brighi sta giocando sugli stessi livelli. Valuterò domani". Ieri Perrotta ha lasciato con il mal di schiena. Oggi è recuperato?"E’ a disposizione, è stato convocato". Dal momento che non esiste un dossier, c’è il rischio di una compensazione degli errori?"Sarebbe bruttissimo se gli arbitri farebbero una sorta di compensazione". Questo mini ciclo di partite, potrebbe rappresentare la svolta?"Si, abbiamo tre squadre davanti che stanno bene quindi sono delle partite molto importanti". Un pareggio sarebbe da buttare domani?"E’ un ragionamento che non si fa. Se lei fosse l’allenatore, lei direbbe di pareggiare? E’ un modo sbagliato di infondere sicurezza ed una mentalità vincente". Un’eventuale supporto tecnico in campo, come un altro arbitro, potrebbe essere utile?"Non so dirlo. Ci sono Uefa e Fifa che fanno la differenza sui sistemi da adottare. Fanno delle ricerche approfondite per diminuire gli errori. Loro sono più competenti di me". L’anno scorso il campionato è finito producendo una grande amarezza. Come si fa a trasformare l’amarezza in rabbia e non in rassegnazione?"Saremmo troppo deboli se ci facessimo influenzare dagli altri. Dobbiamo sempre lavorare in modo tale che si annulli quell’evento che ti mette il bastone tra le ruote".