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De Rossi: "Stare sopra la Lazio è la normalità"


De Rossi: «Abbiamo sorpassato la Lazio, è vero, ma per noi deve essere la normalità.Se arrivasse un'offerta faraonica del City? Sono troppo innamorato di questi colori...» «Stare sopra la Lazio è la normalità». Daniele De Rossi lo dice con la faccia seria, senza prendere in giro nessuno. D'altronde, la Roma è la Roma, la Lazio è la Lazio. «Nomen omen». Il nome è un presagio, dicevano i latini. Già, per questo non è bello infierire troppo. E ora che il quarto posto non è più una chimera, ma lontano appena tre punti, c'è la possibilità di guardare oltre la "dirimpettaia". Lo scudetto, magari, è uno splendido sogno, però il terzo posto, che garantirebbe l'accesso diretto alla Champions League, è alla portata. E Capitan Futuro lo sa.Sei punti in due trasferte. È tornata la vera Roma.«Dobbiamo mantenere questa continuità. A Torino abbiamo vinto grazie ad un episodio. Oggi (ieri, ndr) abbiamo offerto una grande prova e portato a casa i tre punti, fondamentali per la nostra classifica».E la Lazio è tornata sotto.«Siamo davanti nonostante sia una grande squadra, che lavora comprando giocatori bravi. Ma questo è normale, abbiamo anche altri obiettivi rispetto a loro. Noi dobbiamo stare davanti a Lazio, Napoli e Genoa, perché siamo costruiti per stargli davanti».Lo stadio vi accolto con una bordata di fischi. Il pubblico, però, era quello delle grandi occasioni.«Clima stupendo, gentilezza, correttezza e professionalità a volte nel sottopassaggio trovi di tutto, invece bisogna fare i complimenti a chi gestisce la sicurezza. Poi i fischi e gli insulti ci stanno, c'è rivalità, ma l'atmosfera è da pelle d'oca».Sarebbe bello rivivere il derby del sud anche coi tifosi.«Sicuramente, poi noi viviamo per partite di questo tipo. Peccato che ultimamente questa rivalità era sfociata in qualcosa di più e allora ben vengano restrizioni se evitano incidenti. È bene, però, sottolineare che le restrizioni sono giuste da una parte e dall'altra, non devono essere penalizzati solo i romanisti».I napoletani hanno esposto uno striscione sui fatti di Gaza.«C'era da dimenticarsi della partita e applaudire quello striscione. Ciò che accade da quelle parti è uno scempio».Cosa avete pensato quando Morganti aveva convalidato il gol?«Ho fatto i complimenti al guardalinee. Se sbagliano sono sempre tra i primi a rimproverarli, e oggi è stato bravissimo. Era un grande abbaglio, ma nel complesso Morganti ha arbitrato bene. Poi quando capitano errori così grandi non riesco neanche a commentarli, come fu sul fuorigioco a Genova. Sono errori per cui non si può neanche dire nulla».Quanto pesano questi tre punti?«Vittoria importantissima, contro una squadra difficile su un campo difficile, dove abbiamo vinto solo noi. Anche le altre squadre stanno calando ed è importante continuare così per metterci alle spalle la brutta partenza iniziale».Qual è stata la chiave?«Che siamo una grande squadra. Se fossimo venuti qui ad inizio anno, avremmo preso gli schiaffoni come con le altre. Quando siamo in condizione possiamo vincere dovunque».Perché questa differenza tra la Roma di inizio anno e quella di adesso?«Dopo quattro anni giocati ad alti livelli ci può stare un periodo di calo. E' un peccato perchè avremmo potuto fare molto meglio a livello di classifica e competere per altri obiettivi. Però se continuiamo a giocare così va bene lo stesso».Il Milan si può riprendere?«Manca tutto il girone di ritorno, sono tutte agganciabili. A patto che continuiamo a giocare in questa maniera».Se Il Manchester City dovesse offrire molti soldi per De Rossi?«Rispondono le società, come abbiamo visto con Kakà. Sono troppo innamorato della mia squadra, questa è la cosa più importante, e lo sarà per sempre. Al di là del Manchester City e di sceicchi vari...».