C'è solo l'A.S.Roma!

"Christian, sei un pezzo de 'sta città e c'è una finale da conquistare".


Fuori Trigoria l'affetto della gente. Lui: «Non è cambiato niente». Preziosi: «È del Milan». Galliani. «No». La società lo multa di 50.000 €Anche Secco chiude le porte: «Alla Juve non interessa». Il sostituto sarebbe Natali? Foschi: «Mai»
"Christian, sei un pezzo de 'sta città e c'è una finale da conquistare". Com'era triste Trigoria, ieri. Il cielo cupo, la pioggerella che poi si è fatta grande ed è mutata in temporale, i colori stinti e opachi di un tardo inverno non freddo ma umido. Quando si respira un'aria da addio, conta un po' tutto. Anche la cornice, l'ambiente circostante, il tempo che fa. Loro (noi), i romanisti, l'hanno scritto su uno striscione a Trigoria: "Sei un pezzo de 'sta città". Loro (noi), i romanisti, avrebbero voluto che Napoli-Roma fosse solo esaltazione dei muscoli giallorossi, diluvio di gol, raffiche di applausi e bei sentimenti. Invece, si sono ritrovati con tre punti in più in classifica, la Champions a tiro, la Lazio negli specchietti e un vicecapitano che pare sulla porta. E che sul treno che lo riportava a Roma ha annunciato il divorzio: «Voglio andare via senza nessuna polemica, ho capito che non c'è più fiducia nei miei confronti. Mi dispiace molto, ma ciò che è avvenuto è la conseguenza di questi ultimi mesi. Credo molto nei rapporti personali, ma quando si arriva a non averli è difficile. Ho avvisato la società e Spalletti. Non voglio pensare alla pensione». Vedi Napoli e poi basta? Chissà. Non è detto che Panucci, El Grinta , l'uomo che ha visto crescere una generazione di romanisti, e fuoriclasse come De Rossi e Aquilani, il giocatore che era stato voluto da Capello ma poi gli aveva preferito Roma e la Roma, stia per dire addio a luoghi e persone che lo hanno apprezzato e amato. Profondamente. Il day after non ha fatto registrare strascichi polemici. Sta per partire la raccomandata con cui sarà chiesto alla Lega di multare il difensore di 52mila euro, il 30% dello stipendio mensile. Durante la seduta di allenamento, Spalletti e Panucci si sono ignorati. Dopo, no: si sono parlati. Uscendo dal Fulvio Bernardini, Christian ha scambiato qualche battuta con i tifosi che avevano sfidato il maltempo per lui. Qualcuno ha lanciato il coro "Resta con noi". Col cuore in gola, e questa maglia sempre nel cuore, Panucci gli ha risposto: «Non ci sono novità, non è cambiato nulla. Vi ringrazio dell'affetto, vi voglio bene». Il suo manager, Oscar Damiani, ha confermato a romanews.eu che il motivo della rottura sono i pessimi rapporti con Spalletti: «Adesso cercherò di trovare una sistemazione per finire l'annata. Se dovrà andare via, mi darò da fare. Se la Roma sarà disponibile. Sennò, a giugno sarà libero e farà le sue scelte». Il fratello, Patrick, ha rivelato che per ora non ci sono altre squadre: «Christian mi ha detto che sta valutando cosa fare. Al momento non aveva ancora delle soluzioni sotto mano, ma ora si metterà in moto. Il Milan? Non me ne ha parlato. Il gesto di Christian di rifiutare la panchina è sbagliato, ma bisogna capire i motivi. Penso che fosse tutto calcolato da parte della società. Forse, alla base c'è qualche problema personale, la volontà di non rinnovare che deve aver innervosito Christian». La finestra di mercato chiude il 2 febbraio. Fino a quel momento, può accadere tutto. Anche che Panucci resti fino a giugno. Il primo accostamento che è stato fatto ieri, e mica per caso, è stato quello con il Milan. Ma al sito forzaroma.info Galliani ha negato un interessamento: «Christian è un grande campione, ma escludo a priori un suo ritorno. In quel ruolo siamo già coperti». Si vociferava della Juve, ma il ds bianconero, Alessio Secco, ha smentito il chiacchiericcio. «Il giocatore non ci interessa - ha rivelato a laroma24.it -, non perché non sia un calciatore importante, ma perché siamo a posto così. A gennaio non faremo nessuna operazione, come ho detto e ribadito più volte». Anche il Genoa si è tirato fuori. Preziosi ha detto di non avere bisogno di Panucci: «Criscito e Bocchetti sono nostri titolari fissi e puntiamo su di loro. E poi ha un ingaggio che, a parte Milito, non possiamo permetterci di pagare». Per il patron, Christian finirà al Milan: «Hanno Maldini a fine carriera e lì gli si aprirà un buco che Panucci può colmare». Il problema del "buco" è lo stesso che potrebbe impedire al Grinta di lasciare subito Roma. Quali alternative avrebbero, a Trigoria? Una poteva essere il granata Cesare Natali, difensore gradito alla Roma. Ma al Romanista il diesse del Toro, Rino Foschi, ha ribadito di non volerne nemmeno parlare: «Non è sul mercato».