C'è solo l'A.S.Roma!

Tre punti sofferti!


La Roma parte subito forte, con il rientrante Totti che si prende subito la responsabilità di provare a saltare l'uomo e a tirare. Ma per i giallorossi costruire gioco non è facile: la mossa tattica di Ballardini, che disturba sul nascere la manovra giallorossa mandando i suoi trequartisti (Simplcio e Bresciano) a pressare stretto De Rossi, sembra funzionare. Tant'è vero che il Palermo si permette più di una sortita offensiva con Simplicio e Cavani. La Roma comunque cresce, guadagna campo e con un po' di fortuna trova il gol: il tiro dal limite di Totti è forte e fulmineo, e va in rete con una deviazione di Carrozzieri. Il Palermo non ci sta e si riversa in attacco, trovando nel giro di pochi minuti il pari: palla persa da Perrotta, assist pennellato di Liverani e guizzo di Cavani con angolatissima conclusione al volo. Ma appunto è la mezzora, e le cose tatticamente sono un po' cambiate. De Rossi ora ha più spazio, esibisce lanci lunghi da par suo e via via si riprende la partita. Fino a quando Totti, ancora lui, dalla sinistra mette un pallone sulla testa di Brighi che, appostato in corrispondenza del secondo palo, la schiaccia nell'angolino del primo. Il Palermo riparte ricaricato, con Bresciano che impegna subito severamente Doni per due volte. La Roma riparte in contropiede ma col passare dei minuti abbassa progressivamente il suo baricentro. Peraltro, i giallorossi sembrano difendersi senza particolari affanni. Ma quella di Spalletti non è squadra abituata a difendersi e i brividi inevitabilmente arrivano: Mchedlidze stacca benissimo su cross di Bresciano, e Doni è salvato dalla traversa. Poi è ancora Simplicio a graziare Doni ciccando una deviazione da pochi passi. A quel punto i campanelli d'allarme diventano rumorosi, la Roma si scuote e tocca a Vucinic e a un irresistibile De Rossi sfiorare il gol. Ma di segnare il 3-1 non se ne parla e fino al fischio finale per i giallorossi è una sofferenza.