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Brighi: "Continuiamo a vincere, poi chissà!"


«Continuiamo a far punti, vedremo alla fine. Vittoria molto sofferta» «Oggi non eravamo brillanti come al solito, abbiamo sofferto». Il sudore scivola via, la maglia puzza ancora di partita, il sorriso non è smagliante. Matthaus Brighi - che ci crediate o no - mica è troppo contento. Il gol di testa, il primo in questo campionato, non l'ha ripagato di una prestazione non eccezionale della squadra. Il premio di Sky come migliore in campo passa in secondo piano. Ha sofferto la Roma, hanno sofferto i romanisti, ha sofferto Brighi. Che lo ammette, salvo poi aggiungere: «Ma siamo stati bravi». All'ultimo secondo, il Genoa ci ha soffiato la zona Champions: «Il nostro obiettivo è proprio il quarto posto. Dobbiamo continuare così». Guardare oltre non ha senso, ora. Matteo ha la calcolatrice in tasca, però preferisce tenerla nascosta: «La Champions è l'obiettivo minimo, ma bisogna fare ancora tanta strada. Stiamo facendo punti, tireremo le somme alla fine». Il quarto posto è a un solo punticino, il terzo ad appena cinque. Perché non pensarci? «Sono contento del pareggio del Genoa con il Milan, perché accorciamo le distanze su tutti. Vediamo se gli altri perderanno qualcosa per strada. Sappiamo che ci siamo complicati la vita da soli, puntiamo a far bene, ma guardiamo prima a casa nostra». Matthaus dribba la domanda su Panucci («ha parlato con la società e col mister, è una cosa tra di loro. Con noi è sempre lo stesso, ed è ancora con noi»), ma pure quella sulla Nazionale. Lippi potrebbe convocarlo per l'amichevole a Londra con il Brasile: «Non mi aspetto niente, continuerò a lavorare così». Brighi guarda al risultato finale, non alla sua partita: «A parte il premio come migliore in campo (di Sky, ma pure di Roma Channel), l'importante è che la squadra continui il momento positivo. Sono tre punti che ci danno morale e classifica». Ok, la Roma non ha indossato il vestito bello, quello delle grandi occasioni, il modello San Paolo. Però, ha portato a termine la missione. Matteo non vuol sentir parlare di minore impegno: «Macché c'è stato lo sforzo, c'è stato. Abbiamo faticato tanto in campo. D'altronde, è un periodo in cui giochiamo parecchio. Il Palermo è una bella squadra, che sta bene in campo. Loro sono venuti a fare la loro partita, noi siamo usciti alla distanza con il carattere. È una vittoria meritata, che ci aiuta molto». Basta ricordare quello che accadde all'andata, proprio contro il Palermo: «Una volta subìto il pari, andammo in crisi. Stavolta, preso il gol dell'1-1, siamo ripartiti e abbiamo trovato la rete del vantaggio». Non belli, ma cinici. Brighi, logico, preferirebbe ambo le cose: «Da qui alla fine del torneo speriamo di vincere anche altre gare così, ma se vinciamo come domenica con il Napoli è ancora meglio». Anche perché è tornato Totti: «Il rientro di Francesco è importante per noi. Il Capitano ha fatto pure gol». Con la Luce in campo, con il piglio delle Grandi, con un Matthaus così, si può essere ottimisti per la trasferta con la Reggina. Brighi la pensa così, ma a una condizione: «Bisogna andare concentrati. Non basta chiamarsi Roma per vincere nei campi di provincia». Ecco, questa è la mentalità giusta. Quella dei vincenti. Quella dei romanisti.