C'è solo l'A.S.Roma!

Spalletti, guarda i nostri giovani!


Mentre Mourinho a Milano fà giocare Santon, 18enne di grande avvenire, Spalletti nonostante l'emergenza in difesa non vede minimamente i nostri giovani. Eppure quest'anno abbiamo una Primavera eccezionale, con giocatori che sicuramente sfonderanno, che non sono inferiori al piccolo fenomeno interista. Crescenzi, D'Alessandro e Bertolacci sono già nella lista Champions, Mladen è stato convocato per le amichevoli estive.
 Le alternative sono già in casa, anche se Spalletti, nella sua esperienza romana, non ha mai fatto ricorso alla Primavera se non quando è stato costretto dagli eventi, come è capitato nella stagione 2005-06, quella in cui gettò nella mischia anche Stefano Okaka, unico giocatore ad esordire in serie A sotto la sua gestione. Gianluca Freddi non ha avuto questa fortuna, Riccardo Brosco potrebbe averne un po' di più, se la società non riuscisse a tamponare le indisponibilità, per cause diverse, di Panucci e Cassetti, con un nuovo innesto di qui a lunedì prossimo, quando si chiuderà la sessione di mercato. Brosco, come era capitato a Freddi, l'aria della prima squadra ha cominciato a respirarla mentre buona parte dei suoi coetanei non erano neppure titolari in Primavera: prima convocazione coi grandi nella scorsa stagione, in panchina a 17 anni in Catania-Roma di Coppa Italia. I giallorossi avevano vinto l'andata, i siciliani fecero capire subito che non avevano alcuna ambizione di qualificazione, preferendosi concentrare su un campionato che richiedeva attenzione urgente per raggiungere la salvezza: dopo mezz'ora del primo tempo, sull'1-1, era tutto finito, nell'ultima mezz'ora di un secondo giocato più che altro per onore di firma entrarono Esposito, Tonetto e Mancini, e Brosco rimase a guardare. Eppure Spalletti quella sera poteva anche dare la soddisfazione dell'esordio al giovane centrale della Primavera.Quest'anno gli è capitato lo stesso in Roma-Atalanta 2-0, risultato già acquisito al 31', Brosco in panchina e Spalletti che neppure utilizza il terzo cambio. Martedì, proprio il primo giorno dopo la chiusura del mercato, il difensore, già convocato sotto età dall'under 19 e dall'under 20, diventerà maggiorenne, nel frattempo Mourinho ha dimostrato che si può far giocare un diciottenne senza scombussolare gli equilibrio della squadra: tre partite da titolare per Davide Santon, compagno di squadra di Brosco in tutte le nazionali giovanili, e tre vittorie. Il difensore giallorosso, che mercoledì, contro la Primavera della Reggina è stato nuovamente il migliore in campo, ha sempre fatto il centrale, ma se servisse un terzino i candidati sono due, Crescenzi e Mladen. Il primo, già inserito nella lista B per la Champions League, con la maglia numero 37, quest'anno in Primavera sta facendo il terzino sinistro, ruolo che lo ha portato anche in nazionale under 18, di cui è diventato subito un punto fermo. Ex centrocampista, l'anno scorso, negli Allievi Nazionali, giocava a destra: fisico brevilineo, più simile a Cicinho che a Panucci, rendimento sempre altissimo, sia in fase di spinta che di copertura. Caratteristiche diverse per il romeno Sebastian Mladen, terzino destro con un passato da marcatore, che può giocare anche al centro o a sinistra: Spalletti lo ha già portato in prima squadra per le amichevoli estive, regalandogli un quarto d'ora al posto di Mexes al Cairo, contro l'Al Ahly. E poi, nella Primavera ci sono anche D'Alessandro e Bertolacci. Il primo è devastante sulla fascia sinistra: può giocare ovunque, terzino, laterale di centrocampo e attaccante laterale, anche se papà De Rossi preferisce utilizzarlo più avanzato possibile per sfruttare le sue doti, velocità, dribbling e tiro potente. Bertolacci invece, è un De Rossi, leader del centrocampo della Primavera, rigorista quasi infallibile, e con un gran tiro dalla distanza.