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De Rossi stringe i denti ma a Bergamo ci sarà


La contusione rimediata in Nazionale non gli permette di allenarsi, ma alla fine anche domenica non mancherà.
De Rossi non c'è, ma ci sarà. A Bergamo Danielino non dovrebbe mancare, nonostante un pizzico di apprensione per le sue condizioni fisiche. Ieri non si è allenato. Colpa della contusione al collo del piede destro rimediata all'Emirates nell'amichevole contro il Brasile. Nulla di grave, ma si sa che Spalletti ci tiene a mandare in campo giocatori che abbiano nelle gambe un certo numero di allenamenti. Discorso che vale un po' meno per De Rossi, che non si è praticamente mai fermato da inizio stagione. Nell'allenamento di oggi (ore 11) si capirà qualcosa di più. Ma, a meno di cataclismi, domenica Daniele sarà lì al suo posto in mezzo al campo. Anche perché ora, con Montella sempre alle prese con dei problemi fisici e Panucci fuori gioco per motivi disciplinari, è diventato di fatto lui l'unico vero vicecapitano della squadra. Come a dire: se esce Totti, la fascia finisce automaticamente al suo braccio. I veri dubbi non sono dunque per il vertice basso del rombo di centrocampo, nel 4-3-1-2 che Spalletti dovrebbe riproporre anche all'Atleti Azzurri d'Italia, bensì per il vertice alto. Sì, insomma, per il trequartista. E una volta tanto si tratta di problemi di abbondanza. Tre giocatori per una maglia, e sarebbero stati quattro se la squalifica rimediata da Taddei non avesse portato Perrotta a sostituirlo come intermedio di centrocampo (con Brighi dal lato opposto). E allora l'uomo che supporterà Totti e Vucinic il tecnico giallorosso lo sceglierà nel trio Pizarro-Aquilani-Baptista. Situazioni molto diverse l'una dall'altra. Il Pek sta bene, e con il Genoa ha riposato. Potrebbe essere la soluzione più logica, anche perché a Reggio Calabria ha dimostrato di poter fare la differenza anche su un campo pesante come quello che potremmo trovare a Bergamo. C'è poi Baptista, che nel finale del match di domenica scorsa, oltre al gol, ha fatto vedere di essere più che presente. La Bestia con il Brasile ha giocato solo una manciata di minuti che non può certo avergli tolto energie. E poi c'è Aquilani, che ieri ha interrotto la seduta per una distorsione alla caviglia. Ma, aldilà di questo intoppo, è dei tre quello che avrebbe più bisogno di giocare per recuperare un po' di quella fiducia che negli ultimi tempi sembra, per varie cause, aver smarrito. Per il resto, la formazione anti-Atalanta è quasi fatta. In porta ci sarà Doni, mentre la difesa è obbligata. A destra ci sarà l'esordio dal primo minuto di Motta, reduce dall'amichevole con l'under 21, che prenderà il posto di Cicinho. Il brasiliano sta recuperando a tempo di record dal problema al collaterale accusato contro il Genoa, ma l'Arsenal è ormai dietro l'angolo e non verrà rischiato. Al centro Mexes, che tornerà a Trigoria solo oggi dopo la sconfitta della sua Francia contro l'Argentina, e Juan che ieri ha fatto solo differenziato. A sinsitra, con Riise ancora in Norvegia a curarsi, toccherà nuovamente a Tonetto. Davanti Totti e Vucinic con Menez out per la tendinopatia all'inserzione del quadricipite femorale. Il francesino ne avrà ancora per un po', il suo recupero è solo a metà strada.