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Domenichini: "Abbiamo creato più in 10 che in 11"


«Non gli abbiamo fatto un regalo al cento per cento». Marco Domenichini avrebbe voluto salutare con una vittoria la sua prima in campionato da «allenatore» con la Roma, anche per fare festeggiare adeguatamente al suo amico Luciano Spalletti, in tribuna per squalifica, il suo 50esimo compleanno.Invece contro l'Udinese è arrivato un pareggio che rischia di allontanare ulteriormente i giallorossi dalla zona Champions. «Nel primo tempo abbiamo giocato sotto ritmo, lenti, eravamo lunghi e non riuscivamo a prendere il gioco in mano- dice il vice allenatore- Nella ripresa avevamo più rabbia e, paradossalmente, abbiamo creato di più in dieci che in undici. Peccato per le occasioni avute all'ultimo, potevamo arrivare al gol e sarebbe stato meritato per l'impegno che ci abbiamo messo».Segnali poco confortanti in vista dell'importante match di mercoledì con l'Arsenal: «È stata situazione psicologica che ci ha creato dei problemi e ci ha impedito di giocare in un certo modo. Ma mercoledi non mancheranno la voglia e gli stimoli per ribaltare il risultato. Possiamo riuscirci».Purtroppo mancheranno gli uomini, soprattutto a centrocampo. Senza De Rossi, Perrotta e Pizarro (quest'ultimo infortunatosi proprio contro l'Udinese) le soluzioni possibili sembrano due: o la coppia Aquilani-Brighi o quella Baptista-Brighi: «Aquilani sta meglio, avverte ancora un pò di dolore ma ci sono tre giorni prima della partita. Comunque ci potranno essere anche altre soluzioni. Andranno verificate sia le sue condizioni che quelle di Totti e non disperiamo».Infine, sull'espulsione di De Rossi: «L'arbitro avrà avuto le sue buone ragioni per buttarlo fuori. Uno come lui non dovrebbe cadere in queste situazioni».