Il capitano giallorosso, dalle pagine del Corriere dello Sport, torna a parlare della sfortunata serata di Champions persa ai calci di rigore contro l'Arsenal: "Una partita come quella contro l'Arsenal era un dovere per me giocarla, non stavo bene dal punto di vista fisico, ma l'appuntamento era troppo importante e ha creato i presupposti perché i dolori e i problemi passassero in secondo piano. Devo dire grazie a tutti i miei compagni per come hanno giocato - continua Totti - e perché hanno esattamente capito lo spirito che deve animare chi indossa questa maglia. Da Trigoria all'Olimpico i nostri stupendi tifosi ci hanno accompagnato incoraggiandoci, sugli spalti sono stati eccezionali, peccato per questo amaro epilogo."Il numero 10 giallorosso racconta poi le emozioni provate dopo questa amara eliminazione: "Chi è romanista come me sa che si può anche piangere per questa maglia. E io ho pianto.Possono essere lacrime di felicità o di dolore come in questa occasione, dove sotto i nostri occhi è passata la possibilità di superare il turno per sperare di disputare un'eventuale finale di Champions a Roma. Quando ho calciato il calcio di rigore e ho visto la palla entrare - prosegue Totti - ho pensato e sperato che ce l'avremmo fatta, ma purtroppo è andata diversamente".Il capitano si proietta poi sul campionato: "Ora dobbiamo pensare a centrare la qualificazione in Champions League. Ci aspettano partite determinanti, nelle quali non dobbiamo sbagliare e ci dobbiamo far trovare pronti. Domenica ci aspetta una partita importante contro la Sampdoria e ancora una volta avremo tante defezioni. Ma sono sicuro che chi giocherà avrà lo spirito giusto per far bene e cancellare subito la delusione di Champions."Infine Totti elogia gli ultimi due arrivati Motta e Diamoutene: "Questo è un gruppo che ha dato tanto e continuerà a dare tanto. Voglio elogiare gli ultimi arrivati, Diamoutene e Motta, che hanno capito lo spirito di questa città di questi tifosi e di questa squadra. Difficilmente serate come queste saranno dimenticate e ognuno di noi si porterà dentro di se il calore e l'affetto della nostra tifoseria".