C'è solo l'A.S.Roma!

Derby vergognoso!


Gli uomini di Delio Rossi vincono 4-2 il derby di Roma. Pandev e Zarate colpiscono subito nei primi 3 minuti, ma Mexes accorcia. Nella ripresa segna Lichtsteiner, poi espulsi Panucci, Matuzalem e Mexes. De Rossi riaccende le speranze giallorosse, ma Kolarov chiude mandando gli uomini di Spalletti a -6 dal quarto posto.
E' una Roma vergognosa quella che perde il derby 4-2. Successo tutto sommato meritato per gli uomini di Delio Rossi, partiti a razzo con l'uno-due di Pandev e Zarate. Brava la Roma a riaprire la partita al 9° con Mexes, ma poi i gol nella ripresa di Lichtsteiner e di Kolarov, con in mezzo il gol di De Rossi, condannano la Roma all'ennesima sconfitta bruciante dell'era-Spalletti, che a questo punto è ovvio che debba essere cacciato per forza di cose, visto che ormai la stagione è fallimentare. Per la nona volta nella stagione, la Roma ha subito 3 o 4 gol e con i 4 di oggi, è arrivata a 46 gol subiti in 31 partite. E' palese ormai che Spalletti non sà neanche cosa sia la fase difensiva. La sconfitta condanna la squadra di Spalletti, troppo nervosa (rossi al tecnico, Panucci e Mexes, oltre che a Matuzalem) e scivolata a sei punti dal quarto posto, quello che vale la Champions League.Spalletti sceglie Perrotta e Baptista per aiutare in attacco Totti. In mezzo Brighi affianca De Rossi e Pizarro. I biancocelesti si giocano tutte le loro carte in avvio e, complici gli spazi che concede la Roma, passano già al 2': da un corner che non c'è (chiusura di Mexes su Zarate, ma l'ultimo tocco è dell'attaccante) Brocchi crossa sul secondo palo dove Pandev al volo spedisce alle spalle di Doni. Ma non è finita: due minuti più tardi Zarate si porta a spasso due avversari da venti metri, poi scarica una sassata che fulmina Doni e fa esplodere l'Olimpico biancazzurro. E dire che la Lazio, prima di questa gara, nei primi tempi aveva segnato appena 11 reti su 39.La Roma è sotto shock ma Spalletti la ridisegna: allarga Baptista a sinistra e Totti a destra, lasciando spazio centralmente alle incursioni di Perrotta. I risultati si vedono subito: al 10' Panucci di testa costringe Muslera al miracolo, dal corner che ne segue Baptista costringe il portiere uruguaiano alla parata, ma Mexes riprende e riapre il derby con la sua seconda rete stagionale.La rete ridà fiducia alla Roma: i giallorossi controllano il gioco grazie soprattutto a Baptista, che vince il confronto diretto con Lichtsteiner. La Lazio però lentamente riprende vita (complice anche l'arretramento di Brocchi a dare una mano al terzino svizzero per contenere La Bestia) e fa sempre paura alla squadra di Spalletti quando parte in contropiede con la velocità delle due punte. L'ultima grande emozione al 38', quando Baptista stampa un colpo di testa sul palo e De Rossi manca la ribattuta.Si riparte senza Spalletti, espulso per un battibecco nel tunnel degli spogliatoi con il team manager laziale Tare. La Lazio è più aggressiva, la Roma concede qualcosa anche perché Menez rileva Perrotta. Un minuto dopo Pandev in contropiede si divora il 3-1, ma al 58' arriva la rete di Lichtsteiner, la prima stagionale per lo svizzero, che di testa raccoglie un cross di Foggia beffando l'incerto Doni. Ancora la testa dello svizzero protagonista tre minuti più tardi: Panucci, già ammonito, stende Zarate e viene graziato dall'arbitro, Lichtsteiner arriva per dire qualcosa e comincia a litigare col giallorosso. I due si fronteggiano testa a testa fino a quando l'arbitro sventola sotto il naso di entrambi il giallo, che per Panucci si traduce nella doccia anticipata.La Roma prova a riordinare le idee con Tonetto al posto di Brighi, mentre Delio Rossi richiama Zarate, salutato dall'ovazione dell'Olimpico, e si affida a Rocchi. Ma i nervi cominciano a saltare e al 30' l'arbitro estrae altri due cartellini rossi: i destinatari sono Matuzalem e Mexes, iniziatori di un battibecco che rischiava di degenerare. Il derby si chiude in nove contro dieci.Sembra finita per la Roma, ma ci pensa De Rossi a riaccendere la Roma deviando di testa alle spalle di Muslera una punizione di Pizarro. E' l'80', ma la speranza giallorossa dura appena cinque minuti, perché Kolarov firma il 4-2 con un'azione solitaria dalla propria metà campo chiusa con un destro (lui che è mancino) alle spalle di Doni. E' la rete che mette la parola fine alla gara, perché la Roma non ha più energie e vede allontanarsi il quarto posto definitivamente.