C'è solo l'A.S.Roma!

29 aprile 2009: il giorno più ridicolo della storia della Roma!


Questa la cronaca del giorno più ridicolo della storia della Roma, dove accade che:1) i giocatori più rappresentativi della Roma vanno a casa della Presidente e la convincono ad interrompere un ritiro che secondo la società doveva essere a oltranza e che invece è durato 48 ore con relativa "visita parenti" martedì!2) Doni va dal Prof. Martens e gli viene riscontrato un buco nella cartilagine del ginochhio. Il portiere ha giocato per un anno in queste condizioni, e nessuno alla Roma lo aveva capito, mettendone a serio rischio la carriera. Come d'altronde, è avvenuto per Aquilani e Cicinho!3) Il consigliere Pippo Marra ci regala una sua seconda lettera su Rosella Sensi e contro gli "squali" che vogliono comprare la Roma.= = = = =Dopo un colloquio tra una rappresentanza della squadra (Totti, De Rossi) ed il presidente Rosella Sensi, il ritiro della squadra si è concluso ed i giocatori, dopo l'allenamento pomeridiano, sono tornati a casa. ECCO IL COMUNICATO.Nella mattinata di oggi i calciatori Francesco Totti e Daniele De Rossi, in rappresentanza di tutta la squadra hanno incontrato il Presidente dott.ssa Rosella Sensi.Nell'incontro con il Presidente sono stati trattati tutti gli argomenti che hanno determinato gli insoddisfacenti risultati di questa stagione, compresi i provvedimenti disciplinari e le conseguenti squalifiche.E' stato deciso di interrompere il ritiro in base a una precisa richiesta dei calciatori, garantendo alla Società che sapranno dimostrare in questo momento di grande difficoltà , quanto è forte il loro attaccamento ai colori giallorossi, assumendosi tutte le responsabilità di tale decisione.L'unico obiettivo è quello di terminare il Campionato nel miglior modo possibile: un dovere nei confronti dei tifosi e della Società.A tal proposito, i calciatori vogliono precisare che il colloquio avvenuto ieri con una delegazione di tifosi è stato proprio per ribadire il rispetto che la squadra nutre nei loro confronti .Durante l'incontro si sono dette tante cose , analizzando le cause che hanno portato ai risultati di questa stagione, al di sotto delle aspettative di tutti, ma non si è mai fatto riferimento alle pressioni del nostro pubblico e tanto meno in modo negativo.In tutte le occasioni abbiamo sempre detto che i nostri tifosi sono quel qualcosa in più che è unico e di questo ne siamo convinti; le cause sono state diverse, ma tra queste non figurano sicuramente loro.= = = = =Nella giornata di oggi, il calciatore Alexander Marangon Donieber (Doni) , accompagnato dal medico sociale dott. Del Signore, è stato visitato dal prof. Martens , il quale ha riscontrato una patologia cartilaginea a carico del ginocchio destro.Per tale patologia il prof. Martens ha posto indicazione chirurgica di intervento in artroscopia al ginocchio.Tempi e modalità di intervento verranno valutati nei prossimi giorni.= = = = =In una lettera aperta ai tifosi il cavaliere del Lavoro e consigliere della Roma Giuseppe Marra, scrive"Conosco Rosella da bambina e mi fido totalmente di lei, della sua passione e intelligenza. E sono certo che cio' che fa, o fara', sara' sempre nell'interesse della vostra, nostra Roma. D'altro canto lei, la madre e le sorelle non devono dare alcuna prova di fedelta' ai colori giallorossi. Hanno dato tutte queste prove. E, lo ripeto, in solido. E non con facili investimenti verbali".Questa la lettera integrale:Cari Tifosiscrivere "cari Tifosi" mi fa sorridere. Mi sembra di scrivere a me stesso e non ad altri, non a una folla grande come quella che la domenica riempie le curve e le tribune dell'Olimpico, o come quella immensa del Circo Massimo per festeggiare lo scudetto e Franco Sensi, l'uomo che fortissimamente lo volle.Cari Tifosi, da antico tifoso della Roma e come amico di sempre di Franco Sensi e di sua figlia Rosella sento il dovere di esortare me stesso e voi a fare qualcosa di impossibile per un tifoso: di ragionare sulla Roma di oggi e di domani, oltre che di amarla e provare per lei un sentimento quasi morboso.Noi guardiamo la Roma un'ora e mezzo la domenica, al campo o alla tv, e gli altri sei giorni della settimana pensiamo a lei e parliamo di lei. E fra le pieghe di questo vostro, nostro sentimento, s'insinua spesso la coda del Diavolo. A volte più lunga di come la raffigurano i pittori di Corte. Così lunga da scavalcare, in andata e ritorno, i confini nazionali e da costringerci a parlare più del Diavolo che dello stesso oggetto della vostra, nostra passione. E qui mi fermo con la metafora, perché a buon intenditore...La Roma fa gola a molti. È la squadra della Capitale e chi la possiede conquista un'immagine nazionale e internazionale, e mette le mani persino sui nostri e vostri sogni. Con gli appetiti affiorano gli interessi economici. E noi tifosi lo sappiamo. Ma gli interessi possono essere leciti e meno leciti sino a drogare prima i nostri sogni e poi a deprimerli. Ne sappiamo qualcosa noi della Roma, lo sanno i tifosi laziali, napoletani, dello stesso Milan prima di Berlusconi e così via.Tutto ciò ci deve indurre a riflettere prima di urlare "Rosella blà-blà". Riflettere sulla storia della famiglia Sensi e sui sacrifici patrimoniali fatti per sostenere una squadra e una passione. E vorrei ricordare che quando Franco affrontò quegli investimenti aveva già tutto e non doveva conquistare nulla con la Roma, se non aprire il cuore ad un amore che era già del padre. Riflettere per non lasciare che veleni inquinanti oltrepassino i cancelli di Trigoria e raggiungano il campo e gli spogliatoi. Riflettere e sentirsi al fianco di Rosella, fidarsi di lei e non di squali travestiti da sirene.Conosco Rosella da bambina e mi fido totalmente di lei, della sua passione e intelligenza. E sono certo che ciò che fa, o farà, sarà sempre nell'interesse della vostra, nostra Roma. D'altro canto lei, la madre e le sorelle non devono dare alcuna prova di fedeltà ai colori giallorossi. Hanno dato tutte queste prove. E, lo ripeto, in solido. E non con facili investimenti verbali.