C'è solo l'A.S.Roma!

Ora rischiamo anche di non fare l'Europa-League. Penoso 0-0 col Chievo


I supporter giallorossi contestano duramente la squadra prima e durante la partita. Rosella Sensi: "Mi assumo tutta la responsabilità di questa stagione amara". Spalletti la difende: "Ingeneroso il trattamento riservato alla presidentessa"
Il portiere del Chievo salva i suoi con tre parate decisive nel primo tempo. Nella ripresa la Roma si spegne e sale la contestazione dei tifosi. Nel dopo-gara Spalletti con la faccia come il culo dichiara: "Un ciclo finisce quando non c’è la volontà e la passione di fare bene il proprio lavoro. Quando non ci sono più stimoli e non c’è la passione da mettere sul campo". La Juventus sta per cacciare Ranieri: prendiamolo!
Fischi all'Olimpico. Fischi per la Roma durante il riscaldamento pre-gara. I pochi tifosi della Sud, alcuni reduci da una partita di calcetto che ha il sapore della contestazione, hanno continuato a manifestare il loro dissapore verso i ragazzi di Spalletti, colpevoli di aver mancato tutti gli obiettivi stagionali, e verso la società, che non viene più considerata idonea a produrre risultati all'altezza delle stagioni passate. In curva Sud, a pochi minuti dal fischio d'inizio del match, compaiono otto striscioni che inneggiavano la vendita del pacchetto di maggioranza dell'A.S. Roma: "Vattene" è l'imperativo dei supporter giallorossi rivolto alla dottoressa Sensi, presa di posizione già seguita nella giornata di ieri quando, fuori dai cancelli del centro tecnico Fulvio Bernardini, è apparsa la frase "Se non vendi manco stavolta tu fomenti la rivolta. La morale è sempre quella, non vogliamo più Rosella". Fischi anche alla lettura delle formazioni, il solo Capitano ha strappato degli applausi, ultimo baluardo di un amore dei romanisti che in questa stagione si sta affievolendo.Neanche Spalletti e Mexes sono stati risparmiati dalla contestazione della Sud, il francese, al rientro dopo la squalifica di tre giornate (ridotte a due) oggi ha festeggiato le 200 candeline in maglia giallorossa. Per il transalpino si è trattata della 27esima presenza in questo campionato tribolato e la 138esima dall'agosto 2004 (anno in cui è giunto nella capitale dall'Auxerre). Venticinque sono i suoi incontri in Champions, così come nella coppa nazionale a cui vanno aggiunte le 9 presenze in coppa Uefa e le 3 in Supercoppa italiana. Lo stesso difensore francese ieri è stato oggetto di striscioni: "Sensi: Mexes a Roma per sempre". La dimostrazione che i tifosi non vogliono il ridimensionamento e vorrebbero tenere i pezzi pregiati della rosa giallorossa.La partita è iniziata in un clima surreale, fischi per i giocatori giallorossi, non più accolti da beniamini. "Andate a lavorare" urlano i pochi tifosi presenti, mentre Totti&Co. cercano di trasformare la disapprovazione in applausi. La Roma attacca ma il gol non arriva. I tifosi presenti iniziano a spazientirsi, sostituiscono i tradizionali cori di sostegno verso la squadra con parole di condanna contro la società: "Pippo Marra bla bla bla". Ma il numero 10 giallorosso non si da per vinto, lotta, crea e cerca di trascinare la Roma ad un risultato positivo, non tanto per la rincorsa Champions che ormai è una chimera, ma per l'onore e per un biglietto per l'Europa League. Con un destro da fuori area il capitano dà la scossa alla squadra alla mezzora del primo tempo e subito si ascoltano i primi applausi per una Roma che appare determinata a raggiungere il successo, il sedicesimo in questo campionato. La prima frazione si conclude a reti inviolate e anche l'unico minuto di recupero trascorre senza emozioni tra i fischi di una tifoseria delusa. La ripresa inizia con Menez al posto di uno spento Taddei; la scelta di mandare un uomo più offensivo nell'area del Chievo non porta i suoi frutti, la Roma insiste e si mantiene costantemente nella frazione di campo difesa dai gialloblù ma la rete non giunge. Vucinic - entrato in sostituzione di Perrotta - ha ricevuto l'incoraggiamento dell'Olimpico, così come Motta (sostituito da Cassetti), uniche occasioni in cui il tifo romanista ha mostrato entusiasmo verso i propri giocatori. La curva Sud si riempie, i tifosi, entrati nel finale, continuano la contestazione. "Tifiamo solo la maglia" urlano. Neanche l'espulsione di Pinzi allo scadere cambia il risultato. Damato fischia la fine dell'incontro. L'ultima partita terminata con le reti giallorosse inviolate risale al 21 febbraio scorso: Roma-Siena 1-0. Negli ultimi 8 turni la Roma ha concluso l'incontro a porte aperte, con 21 reti al passivo. Piovono fischi, molti, e cori ("Tutti in ritiro" e "Mercenari") sulla Roma che ora deve guardarsi alle spalle per mantenere il sesto posto che vale l'Europa. Il Palermo è solo a un punto e ora rischiamo pure l'Europa-League.