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Angelini: "Voglio acquisire il controllo della Roma"


L'imprenditore romano Francesco Angelini è intervenuto alla trasmissione televisiva 'La Signora in Giallorosso' tornando sulla possibile acquisizione della Roma. IL TESTO INTEGRALE DELL'INTERVENTOLE PREOCCUPAZIONI DI UN TIFOSO"Ai tantissimi colleghi tifosi romanisti, ma anche a chi ha piacere di conoscere la mia opinione, voglio dire che mi sento molto coinvolto dalle vicende della Roma. Stamattina il signor Piero Torri ha correttamente precisato che non c'era bisogno di smentire che io avessi preso contatti con la famiglia Sensi, poiché io non l'ho mai detto. Questa cosa è successa anche nelle altre circostanze in cui si è accostato il mio nome alla Roma. Riguardo ciò che penso sull'attuale situazione, ho reagito in modo diverso rispetto al passato. In realtà ci sono due ragioni di ciò: quella che mi sta più a cuore è che io, da tifoso, mi dispero quando la Roma va male e c'è qualcuno che ci attacca: io ne soffro. E vivere questo momento mi addolora in maniera importante, mi toglie una delle gioie della vita. Mi state togliendo questo, e non lo state togliendo solo a me: penso ai ragazzi della curva, che tornano dallo stadio con gli occhi gonfi e con le sciarpe arrotolate in segno di sconfitta. Io mi sento parte di questo dolore e non mi sta bene quello che sta succedendo, perché non doveva succedere".L'INVOLUZIONE DELLA ROMA "Una squadra che stava vincendo lo scudetto a mezz'ora dalla fine della partita di Parma, che era salita al settimo posto della classifica mondiale, che migliorava nel tempo il suo brand e il suo marchio facendoli diventare significativi, una squadra in questa condizione, con tutte le vittorie in Coppa Italia e della Supercoppa, è passata in modo assurdo in una situazione che fa soffrire me e tutti i tifosi della Roma. Ad un certo punto, osservi impietrito tutte queste cose, guardi questa campagna acquisti fatta all'ultimo momento e non condivisa dai riferimenti tecnici interni alla società; una campagna acquisti raccogliticcia ed eseguita in tempi sbagliati. Poi lo scandalo Spalletti che ha sconvolto l'ambiente (anche se io credo poco a questa cosa come conseguenza di tutti i problemi successivi) al quale è cominciato a seguire il dramma, con sconfitte di continuo subite giocando un calcio terribile, dopo aver giocato la stagione precedente con grande sicurezza: questa cosa ti massacra. E pensando che tutto questo doveva nascondere anche delle situazione economiche della società, si genera l'impressione che i rapporti creati tra società e finanziamenti si siano alterati in questa maniera".QUALCOSA E' CAMBIATO"Rispetto a prima, è cambiato qualcosa, perché prima non volevo mettere a rischio le mie imprese con un investimento importante su una cosa, che implica anche un programma futuro di importanti investimenti. Ora mi sono mosso in questa direzione, prendendo genericamente delle informazioni. Cosa che non si può fare in pochissimi giorni: è impossibile. Per programmare tutto, non bastano cinque minuti. Mi sento tranquillo nel dire che se si vogliono fare cose per bene, non si deve operare in pochi giorni, ma occorrono delle settimane. Dovrebbero essere cambiate alcune cose rispetto a valutazioni che si potevano fare un anno fa. Oggi, la mia impressione è che queste valutazioni e questi rapporti di valori siano cambiati. Non bisogna comunque dimenticare la gestione di questi anni, e quello che ha fatto il grande Franco Sensi: ha sacrificato tantissimo del suo patrimonio immobiliare, una passione straordinaria, ma purtroppo questo personaggio è venuto a mancare. Ora mi voglio informare, voglio capire. Mi sono detto: invece di un americano, un russo, un arabo, perché non un imprenditore romano?".PERCHE' E COME"Io comunque non vado cercando pubblicità, perché abbiamo un marketing molto orientato sui marchi, anche se il ritorno d'immagine aiuta sempre, ma non è la ragione per cui ho reagito in modo diverso rispetto al passato. Semplicemente, mi informo, vorrei capire come sono i valori, come stanno le cose e quali sono i meccanismi economico finanziari che regolano certi tipi di situazioni. Ritengo indispensabile che, se ci venisse di fare in mente qualcosa di più dopo aver effettuato le analisi necessarie, bisognerebbe investire sugli specialisti del settore, specialisti di altissimo livello. Non bisogna comprare soltanto Messi, Ronaldo e Torres, ma bisogna anche circondarsi da manager e tecnici all'altezza nel calcio. Perché non ho chiesto direttamente informazioni alla famiglia Sensi? Mi riesce difficile fare un gesto come entrare in contatto con i Sensi, senza una conoscenza che mi possa permettere di avanzare qualche proposta. Io ho sentito la necessità, prima di fare questo passo, di cercare di capire le regole del gioco, e le situazioni finanziarie ed economiche solitamente sono alla base di qualunque valutazione. Sto cercando di capire".IL RUOLO DEI SENSI E POSSIBILI TIPOLOGIE DI ACCORDO"Amici comuni con la famiglia Sensi hanno cercato di avere un colloquio; può essere una cosa insignificante, ma può essere anche un segnale. Io ho parlato anche di una joint venture, tipo di operazione che ho fatto con un'azienda che è la più importante del mondo, e la cosa ha funzionato. Basta scrivere bene le regole del gioco. Bisogna poi vedere come si possono stabilire nel calcio queste regole. Io ho parlato del 50%, avendo letto che la Sensi ci tiene moltissimo a mantenere il controllo della società. Non mi sono posto come quello che dice ‘Compro tutto io', proprio per manifestare una disponibilità verso la famiglia Sensi. La Roma è quotata in Borsa e, per un'eventuale acquisizione, ci sono diverse possibilità. Dipende anche da quello che succede sul mercato azionistico. Se alla fine di tutte le analisi, fossero evidenti le possibilità di prendere il controllo della Roma, spingerei per questo. Non c'è la necessità di prendere il 100%, cosa opportuna se un'azienda fa profitti. Ma l'aspettativa, nel caso della Roma, non sarebbe quella di fare profitti straordinari. Il punto essenziale è il controllo, mentre prendere il 100% serve in un'azienda che fa ampi profitti. Poi certamente il profitto interessa, anche per investirlo. Io credo molto nella pianificazione, avere un'azienda che funziona, e che poi certamente faccia profitto. Non è comunque fondamentale che questa faccia altissimi profitti. Comunque si dovrebbe uscire dall'autofinanziamento. Io ritengo sbagliatissimo il discorso del mecenate che tira fuori una cifra impressionante per tenere in piedi una società. E a proposito del 50 e 50, eventualmente l'altra parte non deve necessariamente essere la famiglia Sensi. La formula è valida dal punto di vista aziendale. Nel calcio spesso queste formule sono andate male, ma questo può dipendere dalle mancanza di regole del gioco, che possono funzionare anche nelle società sportive".LA VICENDA SOROS"Avevo informazioni positive sulla persona Soros. E' una persona con disponibilità straordinarie e circondata da persone capaci e aveva fatto una proposta importante e allettante. Io facevo il tifoso e non mi dispiaceva l'idea che una persona con le sue risorse potesse prendere la Roma. Non ero entusiasta per il fatto che fosse ungherese. Ma siccome le informazioni davano scenari importante, ero favorevole ad un suo ingresso nell'As Roma. Facendo un discorso da bar, posso dire che quella situazione doveva essere presa in considerazione, e mi pare strano che così non sia stato". LA QUESTIONE DELLO STADIO"Non riesco a interpretare questa storia del nuovo stadio. Non mi convincono molte cose che ho letto. Non si capisce chi mette i soldi, dove come, quali sono le attività collaterali. I 50.000 spettatori non mi convincono; Roma non è una piazza da 50.000 spettatori, ma stiamo scherzando? L'esempio deve essere quello di alcuni paesi stranieri, dove lo stadio porta introiti importanti. Tra le informazioni che sto prendendo, comunque, c'è anche questa questione dello stadio. Per questo, servirebbe un investimento di 200-260 milioni di euro, e lo stadio di Roma secondo me dovrebbe avere almeno 75.000 spettatori. Non dimentichiamoci che Roma è una città da quasi 6 milioni di persone".QUANTO TEMPO? "I tempi che mi sono dato per fare queste analisi? Prima di metà-fine giugno, penso non si possa avere un'idea chiara per decidere eventuali operazioni". ROSELLA SENSI"Spero che prenda il telefono per parlare con me e che lo faccia con piacere. Ascolterei volentieri una sua eventuale proposta. Gli direi: "Prenda questo essermi esposto come motivato dalla grossa preoccupazione, di un appassionato romanista che vorrebbe fare qualcosa".