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Spalletti: "Il mio futuro? Ne dovremo parlare"


La conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia di Roma-Cagliari.Cosa rappresenta Cagliari-Roma? Come riesce ancora a caricare la squadra in questa fine del campionato?"Rappresenta molto perché c'è in ballo una posizione importante sia per la classifica finale, che per i vantaggi che può dare a una società. Non è il massimo come posizione, ma dà lo stesso visibilità. Noi abbiamo l'imposizione di dare tutto da qui alla fine del campionato, soprattutto per il periodo di difficoltà che stiamo attraversando".In questi giorni si è parlato molto di società. Angelini ha fatto capire che vorrebbe la maggioranza del pacchetto Roma e che vedrebbe bene la sua Roma con lei al timone. Che ne pensa?"In questo caso non penso niente. Io vedo che qui ogni giorno parte un treno, ma il viaggio che dobbiamo fare noi lo abbiamo prenotato all'inizio del campionato. Bisogna fare il massimo e impegnarsi. Non si può tutti i giorni stare a cambiare la destinazione o il biglietto. Dobbiamo sempre cercare di portare a casa il massimo del risultato possibile. Soprattutto per i tifosi, che sono la cosa più importante".Oltre che del lato tecnico, nel colloquio che avrà a fine anno con la dottoressa Sensi parlerà anche del lato societario?"Come ho già detto con la dottoressa avrò un colloquio a fine campionato".Ieri la Sensi ha detto che è intenzione della società continuare il rapporto con Spalletti. Queste parole fanno pensare che è già tutto fatto."E' inutile girare il verso. Con la dottoressa parlo a fine campionato. Gli attestati di stima fanno sempre piacere. La Sensi sa come la penso. Ci siamo parlati e ci riparleremo".E' importante andare in coppa Uefa oppure è meglio prendersi un anno di pausa per poi rientrare a grandi livelli?"Sarebbe importante per la società. Ovviamente andrebbe un pochino gestita, però sarebbe un risultato che dà vantaggi, al quale dobbiamo assolutamente mirare".Anche per non perdere attrito dalle coppe..."Ultimamente qui ci siamo abituati bene, ma anche quella è una competizione importante".Cosa vorrebbe dire una Roma fuori dalle coppe?"Sicuramente sempre male abbiamo fatto, però per far vedere l'impegno e la passione bisogna cercare di fare il massimo. Penso che per una volta arrivare sesti non sia così brutto così come si pensa. E' una cosa che a volte ci sta se si vanno a valutare le cose che ci sono successe nel corso del campionato".Doni finirà sotto i ferri."E' stata data un tempistica che gli permetterà di tornare ad allenarsi durante la preparazione, in modo tale da essere a disposizione per il prossimo campionato".Dopo il pareggio con il Chievo, qual è la situazione psicologica dei giocatori?"E' chiaro che quando non si vince c'è sempre dispiacere negli allenamenti. Però c'è la voglia di tornare a riproporsi sempre e comunque perché abbiamo le possibilità. Non ho visto una bruttissima prestazione. Dal punto di vista dell'impegno ho visto dare molto. E' vero il risultato è stato negativo, però dobbiamo impegnarci al massimo e cercare di vincere la partite, anche se davanti troveremo una squadra forte, allenata da un tecnico emergente che ha fatto vedere di sapere come si fa. E poi hanno quasi i nostri punti e bisognerà vedere sul campo chi più bravo".In Allegri rivede Lo Spalletti di alcuni anni fa?"Io quattro anni fa ero già pelato. Lui mi sembra bravo sul campo, io non so quello che ero. Quattro cinque anni fa mi hanno aiutato alcune componenti, tra cui la più importante, la qualità dei giocatori che avevo a disposizione".Al termine di Roma-Chievo ha auspicato maggiore chiarezza da parte della società. Soddisfatto delle parole della Sensi rilasciate in questi giorni?"Al termine di Roma-Chievo ho detto che il primo responsabile sono io e poi ho detto anche qualcosa dell'essere stimolato nell'andare a ‘girellare' su alcune notizie che ci circondano e non mi debbono interessare quelle lì. So che potevo fare di più di quello che ho fatto, e questa è la cosa fondamentale".La Sensi ha scelto un comunicato per dire che resterà, lei da un po' di tempo dice che preferirebbe parlare direttamente con lei prima di rispondere."Io dico quello che mi riguarda. Quello che sono le intenzioni della dottoressa va chiesto a lei, non a me. Quello che è il modo di portare avanti un discorso con la Piazza. Parlando per comunicati non dà possibilità a svariate interpretazioni, mentre direttamente questo succede".Le sembra si voglia far passare il messaggio che se Spalletti non dovesse più essere allenatore della Roma sarebbe per scelta di Spalletti?"Sembra si sia incantato un po' il disco. Va alzata la puntina e va fatto scorrere. Io con la proprietà mi ci vedo quando voglio e dico quello che mi sembra più giusto. Alla gente fuori verranno dette le cose al momento giusto, perché poi ci sono momenti per dire le cose. Quanto riguarda voi, ognuno fa il suo".