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Totti gioca per battere un nuovo record. Spalletti medita di restare ed il ricordo di Ago


Un nuovo record. Francesco Totti potrebbe diventare il nono marcatore più prolifico nella storia della serie A. Al capitano della Roma sarà sufficiente segnare almeno un gol oggi contro il Torino. Totti occupa attualmente la decima posizione della graduatoria con 177 reti, siglate tutte con la maglia della Roma sulle spalle. Al momento, davanti al «10» vi è Giampiero Boniperti, fermo (dal 1961) a quota 178 gol. Uno in più di Totti. Peraltro, anche Boniperti mise a segno l'intero bottino di centri indossando una sola maglietta, quella della Juventus. «È un onore per me pensare di essere in corsa per raggiungere Boniperti», ha detto Totti.Il capitano della Roma affronterà il Torino in campionato per la settima volta nella propria carriera. Le vittorie sono state quattro e i pareggi due. Totti ha siglato due gol alla squadra granata, nel 2002 e nel 2006. Il «10» raggiunse, però, pure un altro primato contro il Torino. Il 16 gennaio del 2008, Totti segnò infatti il centonovantanovesimo ed il duecentesimo gol con la maglia della Roma, durante la gara di ritorno degli ottavi di finale di Coppa Italia. Allo stadio Olimpico, Roma-Torino finì 4-0 per gli uomini di Luciano Spalletti. Il portiere del Toro era Sereni, ex giocatore della Lazio. E domani, proprio Sereni difenderà la rete dei granata. Prima del gennaio 2008, Totti aveva segnato a Sereni nel corso di una partita di campionato tra Piacenza e Roma, terminata 3-3, che si disputò nel maggio del 1998.Il futuro di Spalletti è incerto. Il tecnico incontrerà Rosella Sensi nell'arco della prossima settimana. Mercoledì o giovedì, trapela. Ad ogni modo, Spalletti, che ha un contratto con il club giallorosso fino al 2011, ha cominciato a dare l'impressione di voler continuare a guidare la Roma. Oggi, l'allenatore si è presentato in sala stampa, a Trigoria, per la cinquantatreesima conferenza della stagione - un incontro con i giornalisti fu annullato a causa della pioggia che allagò il Fulvio Bernardini, il 16 dicembre -.Spalletti ha elogiato la presidentessa, Rosella Sensi, la squadra e la città. Ma ha dettato alcune condizioni, indispensabili per lavorare nel modo migliore. «In questi anni la Sensi è stata straordinaria. Nello spogliatoio non è mai entrata la sua difficoltà finanziaria. Noi abbiamo sempre riscosso puntualmente lo stipendio. E questo è il messaggio più corretto che può andare ai calciatori. Altre cose non ci devono interessare. Per questo la dottoressa Sensi è stata straordinaria». E ancora. «La Roma è un'attrazione incredibile per chi fa il mio lavoro, per i calciatori, per chi fa calcio e lo vede da fuori. Sono incantato dalle bellezze di Roma. Roma è una cosa affascinante. Io a Trigoria ci lavoro volentieri e sono innamorato della Roma e di Roma», le sue parole.  Spalletti ha tuttavia spiegato come sarà necessario programmare, in modo chiaro, il lavoro in vista della prossima stagione. «In un ambiente come Roma occorre lavorare in modo corretto e trasparente. Così diventa più facile per tutti, senza creare aspettative difficili da realizzare da parte dei ragazzi che altrimenti lavorano sotto pressione. Per poter dare tanto servono dei punti fermi, dei paletti. Se non ci sono certe cose e se non ci sono programmi, progetti e chiarezza, è difficile dare il contributo giusto. Se esiste un programma serio, trasparente, dove ci sono ruoli ben precisi e responsabilità, che io mi prendo tutte per quello che mi compete, allora si va e si gioca sempre per la vittoria, per raggiungere il posto più alto possibile». Alcuni elementi dello staff tecnico si starebbero già preparando per il ritiro estivo, che comincerà il 1° luglio a Riscone - il raduno avverrà un giorno prima -.AGOSTINO DI BARTOLOMEI - Agostino Di Bartolomei morì il 30 maggio del 1994. Quindici anni fa. Precisi. «Agostino mi consiglia. Mi trasmette forza», ha detto la moglie, Marisa De Santis, a L'Unità. Anche Francesco Totti e Luciano Spalletti hanno voluto ricordare Di Bartolomei, campione d'Italia nel 1983 e vice-campione d'Europa nel 1984 con la Roma. «In un giorno come questo, non posso non pensare al grande Di Bartolomei. Come sono sicuro che oggi, a 15 anni dalla sua tragica scomparsa, in un giorno triste per tutti noi, tutti i romanisti gli abbiano dedicato un pensiero», è stata la riflessione di Totti. Spalletti ha dedicato un momento a Di Bartolomei, prima di cominciare la conferenza stampa. «Di Bartolomei è un calciatore che fa parte della nostra storia. E' un grande giocatore e un grande uomo. Mi fa piacere ricordarlo». Anche a tutti i romanisti.