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Sheva vuole la Roma


 Shevchenko alla Roma è più di una semplice ipotesi o voce di mercato. L'ingaggio del fisioterapista Silvano Cotti che andrà a rafforzare un settore sanitario che negli ultimi tempi troppo spesso è stato al centro dell'attenzione in senso non proprio positivo, fisioterapista che arriverà dal Chelsea e di fiducia dell'attaccante ucraino, sarebbe stato oslo il primo passo di un'operazione che potrebbe portare l'ex Pallone d'Oro alla corte di Luciano Spalletti. Nel corso del colloquio con Cotti avuto da Daniele Pradè, martedi scorso, a Trigoria, subito dopo che il fisioterapista era rientrato dal Sudafrica, molte sono state le domande sulle condizioni fisiche del tretantrenne (1976 come Totti), per il quale sono state ampie rassicurazioni da un punto di vista fisico e la certezza che possa tornare su buoni livelli considerando anche la sua grande professionalità, soprattutto in un ambiente trascinante come quello giallorosso. Si dirà: ma una squadra che ha dichiarato di volersi ringiovanire e rinfrescarsi, come fa a pensare di prendere un giocatore che, età a parte, da un paio di stagioni non è più lo stesso campione di prima? E' vero, la Roma si vuole ringiovanire, ma è anche consapevole che l'innesto di un giocatore di nome e di esperienza possa comunque essere funzionale al progetto. Ma prima di proseguire in qualsiasi trattativa, tocca a Shevchenko fare quello che deve fare, cioè liberarsi del contratto (molto oneroso) per un altro anno con il Chelsea. Cosa che il giocatore ha garantito in maniera sicura, forte di un rapporto con Abramovich a prova di qualsiasi altra cosa. Shevchenko può arrivare a parametro zero, come ci ha spiegato il suo amico Donato Albanese, più consulente che procuratore: "Sheva lo ha già dichiarato, sarebbe straordinariamente felice di giocare con la Roma. Basta un segnale e si libera. E per l'ingaggio non è un problema è pronto a dimezzarselo. Ci sono altre squadre che lo vogliono (in particolare il Monaco), ma prima di fare la sua scelta, vuole aspettare questa opportunità della Roma".C'è un altro nome stagionato, diciamo cosi, in alternativa a Sheva. Si tratta di Julio Cruz, giocatore svincolato dell'Inter, per caratteristiche fisiche e tecniche forse anche più giusto per la squadra giallorossa. E' un nome che piace a Spalletti, consapevole che altre ambizioni al momento non può averle, che per la sua quinta Roma vorrebbe giocatori più sporchi, brutti e cattivi, diciamo cosi, in grado di garantire quella cattiveria agonistica che alla Roma negli ultimi anni è un pò, pure troppo, mancata.A proposito di mercato ci sono da registrare le dichiarazioni di Alessandro Lucci, procuratore di Taddei, Vucinic, Esposito, D'Alessandro, a Radio Blu di Firenze, dichiarazioni in cui dice che Taddei piace alla Fiorentina come Esposito (Lecce) che però sta aspettando la Roma. Fino a quando però?