Le banche lavorano, Vinicio Fioranelli è pronto a giocarsi l'ultima mano, quella decisiva in ogni partita di poker che si rispetti, convinto di avere ancora in mano le carte vincenti.Il futuro della Roma è ancora una partita da giocare, sperando che questa volta nessuno abbia voglia di bluffare. Fioranelli si è dato cinque giorni per chiudere positivamente la faccenda, per dare una risposta anche alle ultime richieste della controparte, Mediobanca e Unicredit, più Unicredit che Mediobanca.E ieri, da ambienti molto vicini all'agente Fifa italo-svizzero, sono filtrate notizie decisamente ottimistiche. In particolare riferite alla banca svizzera dove è depositato il cash che serve per completare l'acquisizione della Roma. E' una banca privata alla quale è stato chiesto di certificare il contante, almeno una parte sulla quale, come dicono quelli bravi, non c'è quella tracciabilità che porta a un nome e cognome e, pure, da dove arrivino i soldi.Una richiesta che venerdì scorso, quando tutti, proprio tutti, avevano dato per chiusa la trattativa, l'ultima risposta che mancava era proprio questa certificazione che sarebbe dovuta arrivare lunedì-martedì scorsi. Invece niente. Ora questa certificazione sembrerebbe poter partire nella mattinata di domani. Se fosse, cadrebbe qualsiasi altra ipotesi, la Roma passerebbe di mano.
Corriere Sport: Fioranelli si gioca l'ultima carta sulla tracciabilità dei soldi
Le banche lavorano, Vinicio Fioranelli è pronto a giocarsi l'ultima mano, quella decisiva in ogni partita di poker che si rispetti, convinto di avere ancora in mano le carte vincenti.Il futuro della Roma è ancora una partita da giocare, sperando che questa volta nessuno abbia voglia di bluffare. Fioranelli si è dato cinque giorni per chiudere positivamente la faccenda, per dare una risposta anche alle ultime richieste della controparte, Mediobanca e Unicredit, più Unicredit che Mediobanca.E ieri, da ambienti molto vicini all'agente Fifa italo-svizzero, sono filtrate notizie decisamente ottimistiche. In particolare riferite alla banca svizzera dove è depositato il cash che serve per completare l'acquisizione della Roma. E' una banca privata alla quale è stato chiesto di certificare il contante, almeno una parte sulla quale, come dicono quelli bravi, non c'è quella tracciabilità che porta a un nome e cognome e, pure, da dove arrivino i soldi.Una richiesta che venerdì scorso, quando tutti, proprio tutti, avevano dato per chiusa la trattativa, l'ultima risposta che mancava era proprio questa certificazione che sarebbe dovuta arrivare lunedì-martedì scorsi. Invece niente. Ora questa certificazione sembrerebbe poter partire nella mattinata di domani. Se fosse, cadrebbe qualsiasi altra ipotesi, la Roma passerebbe di mano.