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Juan esagera: "Per lo scudetto ci siamo anche noi"


Casa e Flamengo, Flamengo e casa. Da quando è tornato dal Sudafrica con la medaglia d’oro della Confederations Cup anche se quasi da capitano non giocatore, le giornate di Juan sono così: in un’intervista al Corriere dello Sport, il difensore giallorosso risponde dalla sua casa di Rio de Janeiro la sua città natale dove nle club del suo cuore, presso il nuovo centro fisioterapico, si sta curando dall’ultimo infortunio:“Sono guarito, sto bene e la cosa non può che darmi gioia. Ho seguito un programma personalizzato nel centro del Flamengo dove mi conoscono e mi vogliono bene tutti. Mi sono curato, mi ero procurato un piccolo edema alla coscia, l’altra però non quella dei precedenti infortuni. Ed ho fatto pure un lavoro di potenziamento alla gamba destra, che vuole essere di prevenzione per il futuro”.Quando torna a Roma?Domenica prossima sbarcherò a Fiumicino. Il giorno dopo sarò a Trigoria pronto per cominciare la preparazione precampionato. Questo periodo di vacanza mi è servito anche un po’ per staccare. Ne avevo bisogno, sono tanti anni che di fatto, tra Mondiali, qualificazioni, coppa America e Confederations Cup in ferie non sono mai andato. Ora sono pronto a ricominciare e non voglio fermarmi più. Voglio tornare lo stesso giocatore che al Bayer Leverkusen saltava pochissime partite, lo voglio per me e per la Roma E’ riuscito a darsi una spiegazione sul perché di tanti infortuni?Qualche risposta l’ho trovata, e mi sarà utile per il futuro. L’ultimo infortunio è stata un’imprudenza ho finito la stagione stando fermo per due mesi o quasi, sono partito per la Nazionale, ho giocato tre partite in pochi giorni: non dovevo farlo, in quel momento non potevo sopportale. In precedenza ho commesso lo stesso errore. Mi sono fatto male, mi sono curato, c’era la voglia e l’esigenza di tornare in campo il prima possibile, l’ho fatto ma sarebbe stato meglio non farlo Quando pensa che sarà pronto per giocare?Per la prima di campionato punto a essere al top o quasi. Ora ho bisogno di allenarmi bene per qualche settimana, comincerò a farlo da lunedì prossimo insieme ai mieri compagni poi mi metterò a disposizione della squadra. E voglio giocare più partite possibili, mi ha dato un grandissimo fastidio averne giocate poche negli ultimi due anni Teme di trovare una Roma ridimensionata?Assolutamente no. Siamo una squadra che vale di più di quello che siamo riusciti a far vedere in campo nell’ultima stagione nella quale, perlatro, abbiamo dovuto fare i conti con tantissimi infortuni. La Roma resta una grande squadra. Grande al punto di poter pronunciare la parola scudetto?Siamo in quattro per lo scudetto: Juventus, Inter, Milan e noi.Non le sembra, oggi come oggi, un po’ azzardato come pronostico?Io gioco solo per vincere. La Roma deve solo tornare a giocare da Roma. Se lo faremo ce la giocheremo con tutti. Siamo forti, datemi rettaPronti a dargliela, ma serve una Roma molto diversa da quella della passata stagioneServe una Roma in salute. Io e Mexes, tanto per fare un esempio, nel passato campionato insieme abbiamo giocato metà delle partite. Con il francese mi trovo benissimo, è un grande giocatoreInsomma i quattro posti per la Champions League dell’anno prossimo, Juan li ha già li ha assegnati?Non voglio dire questo. Quel che penso, è che la Fiorentina ha perso Felipe Melo, il Milan Kakà, il Genoa Thiago Motta e Milito. Insomma le squadre che ci sono arrivate davanti mi sembrano meno forti, la Roma è rimasta la stessa, quindi di più può avere l’ambizione di fare assai meglio dell’ultima stagione Lei ha avuto notizie dal Ritiro di Riscone di Brunico?Sì, ho parlato con Artur, mi ha spiegato che tutto procede nel migliore dei modi. E mancano ancora tanti giocatori importantiLa Juventus ha provato ad avvicinarsi all’Inter, prendendo due brasiliani, Diego e Felipe Melo. Sono i bianconeri gli sfidanti ufficiali ai campioni d’Italia?La Juve ha fatto due ottimi acquisti. Conosco bene entrambi, sono miei compagni in nazionale, hanno qualità importanti. La Juventus è diventata più forte, ma soltanto il campo dirà i veri valoriIl Milan al contrario, ha venduto KakàIl talento di Kakà non si può discutere, è un campione assoluto. E’ una perdita importante non soltanto per il Milan, ma per tutto il calcio italiano. Mi dispiace non trovarlo più come avversario in ogni caso resto convinto che la serie A rimanga uno dei tornei migliori al mondoPare che per far dimenticare Kakà i rossoneri vogliano prendere Luis FabianoGrande giocatore. Alla Confederations Cup se ne sono accorti tutti, è un attaccante che vede la porta sa segnare in tutte le maniere. Per il Milan sarebbe davvero un ottimo acquisto.