C'è solo l'A.S.Roma!

Sotto il diluvio di Palermo, un diluvio di gol: 3-3 e pari d'oro per noi.


Su un campo al limite dell'impraticabilità e reso pesantissimo dalla pioggia battente, finisce 3-3 la sfida tra siciliani e giallorossi, ricca di occasioni e indecisioni difensive. Andiamo avanti due volte con Brighi e Burdisso, ma veniamo ripresi da Budan e da Miccoli, che come al solito contro di noi è tarantolato. Nella ripresa segna Nocerino, poi il rigore di Totti per un fallo su Okaka ci dà un punto d'oro.
Una lotta nel fango che nel secondo tempo è diventata una partita di pallanuoto. Su un campo che era un pantano per il diluvio, strappiamo un punto d'oro a Palermo, pareggiando 3-3 una partita che per due volte ci ha visti in vantaggio, ma il risultato è tutto sommato giusto.Ranieri prosegue nella sua missione: insegue una Roma meno bella ma più concreta. Per farlo conferma Pizarro trequartista con il centrocampo Taddei-De Rossi-Brighi, mentre Vucinic affianca Totti. In difesa il mister fa capire che Mexes per lui è una riserva e gli preferisce Burdisso accanto a Juan. Zenga, privo di Cavani, rimescola le carte e vara un centrocampo muscolare e dinamico, con Simplicio dietro a Budan e MIccoli. In difesa turno debutta il romeno Goian.Meglio la Roma in avvio, che prende in mano il centrocampo e riesce ad essere più ordinata tatticamente: la grande invenzione di tacco di Totti per l'inserimento di Brighi è il giusto premio a una supremazia non schiacciante ma netta."Dobbiamo prendere meno gol" ha detto Ranieri al suo arrivo a Roma. Non fai in tempo a pensare che la difesa, aiutata da una squadra più corta, si stia disimpegnando bene che Juan non è preciso nell'intervento e Miccoli si trova a tu per tu con Julio Sergio. Il destro del leccese supera il portiere e viene rallentato dal terreno impantanato: Burdisso prova il disperato salvataggio ma non può nulla su Budan.Il campo è molto pesante e facilita gli errori di due retroguardie tutt'altro che impeccabili. Le occasioni non mancano, sia perchè le due squadre attaccano meglio di come difendono, sia per le condizioni del terreno. Il botta e risposta nel minuto di recupero del primo tempo è indicativo: prima Burdisso insacca di testa sul corner di Pizarro, con l'argentino che si conferma eccellente negli inserimenti su palla inattiva. Sul 2-1 una squadra che ha obiettivi importanti non può concedere la replica immediata. Invece Cassetti, pessimo quando difende, ha una doppia indecisione che libera Miccoli, bravo e freddo a trafiggere Julio Sergio. Si chiude così un primo tempo emozionante ma ricco di errori.Si riparte su un campo sempre più pesante e a ritmo leggermente più basso. Il Palermo sembra averne di più, mentre la Roma sembra esser a corto di fiato. Soprattutto Miccoli, che si allarga per sfruttare i limiti di Cassetti, è un problema per la difesa di Ranieri. Dopo due salvataggi di Julio Sergio, è ancora il vice di Doni a salvare sul Miccoli, che scappa via a Cassetti e va al triro di sinistro. Sulla respinta il destro di Nocerino dall'area è risolutivo ed è 3-2 per i rosanero.Alla Roma non manca il carattere, ma le forze rimaste per imbastire una reazione sono poche. Giocare ogni tre giorni con un organico non molto profondo non è il massimo. Ci provano Vucinic e Riise, ma il Palermo, che difende saggiamente con otto-nove uomini, rischia solo su una deviazione in barriera e su un tiro di Taddei che si impantana a mezzo metro dalla porta. Quello che non manca alla Roma è il cuore: al 42' il nuovo entrato Okaka viene steso da Rubinho su invito in area di Totti. Rigore che sembra netto e perfetta traformazione del capitano per un pari che per noi è veramente d'oro.