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Burdisso: "Ranieri è un allenatore concreto"


Gazzetta - Una luce bellissima avvolge Roma in questa mattina d’autunno, dove Castel Sant’Angelo è un immenso parco giochi. Nicolas Burdisso è il testimonial della quarta edizione della Giornata nazionale dello sport paralimpico.Il difensore argentino arriva alle 11.50, dopo un’ora abbondante di traffico romano. I ragazzi lo accolgono urlando «Burdisso uno di noi» e lui fa: «A Milano non ero mai stato festeggiato in questo modo. Ma sapevo che Roma ha un calore particolare e i tifosi romanisti sono diversi».Burdisso, cinquanta giorni con la maglia della Roma e ha conquistato tutti. «Sono solo due mesi che sto qui, non esageriamo. Posso ancora migliorare». Domenica in casa del Milan è un mezzo derby.«Dopo cinque anni vissuti con l’Inter è chiaro che per me sarà una domenica particolare. All’Inter sono stato benissimo, ma ora sono un giocatore della Roma».Dove immagina il suo futuro?«Vorrei restare a Roma. L’ho già detto: a Roma mi trovo bene».Burdisso è uno dei punti fermi della Roma di Ranieri: non ha saltato una partita. «Mi fa piacere, ma credo che sia una situazione casuale. Nella Roma ci sono grandi campioni, non c’è solo Burdisso».Che cosa le piace di Ranieri?  «È un allenatore concreto, uno che parla chiaro. Con il suo arrivo abbiamo cambiato mentalità e gioco. Noi stiamo conoscendo Ranieri e la situazione sta migliorando».Sacchi ha detto che la Roma può puntare al secondo posto. «Io credo che noi dobbiamo cercare di avvicinarci all’Inter e poi vedremo."La Roma può arrivare lontano». Il Milan ha diversi problemi e negli ultimi anni la Roma ha sempre ottenuto buoni risultati.«Io invece temo l’orgoglio del Milan e la voglia di tornare protagonista. Giocatori come Ronaldinho e Pato possono far male. Noi però andiamo su a giocarcela. La penso come Ranieri: per noi sarà una gara chiave, che potrà dirci dove possiamo arrivare. Vincere a Milano potrebbe cambiare la nostra stagione».L’Argentina si è qualificata per il mondiale in Sudafrica solo all’ultima giornata dopo aver rischiato grosso e Maradona si è scagliato contro la stampa e gli argentini che tifano contro. «La cosa più importante in questo momento era la qualificazione. Per cinque mesi non siamo riusciti a vincere una partita. Maradona sa che ora bisogna parlare, chiarire molte cose e lavorare».Samuel e Cambiasso sono altri esclusi eccellenti di Maradona.«Samuel merita di giocare. Parlo con il cuore perché siamo amici, ma uno come lui deve essere titolare. Cambiasso paga il cambio di modulo».