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Notte fonda: una Roma da incubo perde in casa contro l'ultima in classifica


Senza Totti e Pizarro è notte fonda, ed il Livorno ci batte 1-0 all'Olimpico grazie a un gol dell'ex al 40' del primo tempo. Alla roma non basta né l'ingresso a inizio ripresa di un ottimo Guberti né l'espulsione di De Lucia al 64°. Perrotta sfiora il pari a tempo scaduto: salva Benussi.Il terzo gol dall'inizio del campionato frutta al Livorno un'insperata vittoria all'Olimpico (0-1): la firma l'ex Tavano, al primo centro in questa stagione, al 40' del primo tempo. L'ultima vittoria amaranto in massima divisione è datata 2 marzo 2008, mentre all'Olimpico i toscani avevano vinto una sola volta, nel campionato '46-47. La Roma, alla seconda sconfitta consecutiva, gioca troppo a sprazzi per essere davvero efficace: dopo un primo tempo da dimenticare, l'ingresso di Guberti a inizio ripresa sembra invertire la rotta del match, e invece i giallorossi dopo una fiammata durata dieci minuti non riescono più a graffiare, nonostante dal 64' il Livorno resti in dieci per l'espulsione di De Lucia. Troppo poco per una Roma che ha velleità di rimonta, risultato e prestazione invece incoraggianti per il Livorno ora non più ultimo in classifica. Per la gioia dell'"esordiente" Cosmi, che comincia dunque col botto.Nella Roma orfana fra gli altri di Totti, Pizarro accusa un problema alla schiena: al suo posto parte Faty, nell'inedita posizione di trequartista. Non solo, fra Taddei e Guberti la spunta il primo, che parte titolare nel rombo disegnato da Ranieri. Cosmi debutta invece sulla panca del Livorno scegliendo Tavano, con Lucarelli e Cellerino in panca, visto che alla fine Danilevicius non ce la fa. Per 20 minuti all'Olimpico è noia allo stato puro, senza emozioni né occasioni. Poi Ranieri cambia e arretra Faty, avanzando Perrotta sulla tre quarti. E la Roma risponde con un guizzo: è lo stesso Perrotta a inserirsi fra le linee per raccogliere un cross rasoterra di Riise e presentarsi a tu per tu con De Lucia. Ma il portiere livornese respinge a piedi uniti, sventando così quella che resterà l'unica chance giallorossa del primo tempo. Al 25' Perticone cade dopo un contrasto con Vucinic e si infortuna un dito di una mano: al suo posto entra Galante, subito protagonista nel disinnescare un paio di cross giallorossi potenzialmente pericolosi. Poi la gara torna nel suo solco di monotona prevedibilità: la Roma si spegne, abbassa il ritmo, azzera qualsiasi invenzione. Finché al 40' passa anche in svantaggio: è Tavano, al primo gol in questo campionato, a siglare lo 0-1. La Roma reagisce più con stizza che con lucidità, e infatti i due tentativi di Vucinic non vanno a buon fine. E il primo tempo si chiude fra i fischi che piovono dagli spalti.Quel che Ranieri ha detto ai suoi nello spogliatoio non è dato sapere. Quel che invece è evidente è che l'ingresso in campo dal 1' di Guberti al posto di Menez cambia il volto del match. Il neo-entrato prima cerca la porta con un destro in corsa, senza trovare lo specchio, poi si procura un angolo, e Burdisso di testa sfiora il pareggio, quindi si propone in veste di assist man ma Vucinic sbaglia l'impossibile, solo davanti a De Lucia (il suo sinistro va alto). Insomma, nei primi nove minuti la Roma fa molto di più che nei 47' della prima frazione, recupero incluso. Poi Vucinic sbaglia ancora, e ancora riceve i fischi di un Olimpico poco propenso a pazientare oltre. Ranieri prova allora un secondo cambio, forse incoraggiato dal successo ottenuto col primo: dal 14' scende in campo anche Baptista, al posto di un Faty evanescente. E dove non arriva la Roma ci pensa il Livorno: De Lucia si procura una doppia ammonizione nel giro di un minuto e viene espulso al 19'. Cosmi interviene col terzo cambio: fuori Pulzetti, uno dei migliori dei suoi, e dentro Benussi. Ranieri inserisce invece Pit al posto di Taddei. Eppure la Roma non riesce ad approfittare della superiorità numerica: ora l'aggressività c'è anche, ma mancano lucidità e idee. I giallorossi puntano tutto sulla fisicità: caricano a testa bassa ma non riescono a sfondare la diga livornese, nonostante un generoso forcing finale. L'Olimpico borbotta e mugugna: difficile salvare la Roma vista oggi, anche se proprio allo scadere Perrotta chiama Benussi a un intervento-miracolo.