E' un fiume in piena Claudio Ranieri al termine della gara, che parla alle varie televisioni e carta stampata:Prima a Sky: "Sono contento che abbia tirato un sospiro di sollievo. Una partita nata come le altre dove abbiamo creato tanto ma dove gli avversari ci hanno fatto gol. Se non abbiamo perso vuol dire che stiamo invertendo la tendenza. I ragazzi non ci sono stati fino in fondo e abbiamo vinto. Vucinic? Quel che ho detto negli spogliatoi, per segnare è proprio cambiato il vento (ride il tecnico). Un traguardo? Il traguardo per la Roma oggi non possiamo illudere i nostri tifosi che vedono nero. Dire vogliamo far questo o quello non me la sento. Io da allenatore avendo una squadra con ottimi giocatori, dico che possiamo puntare alla Champions League anche se l'anno scorso non l'abbiamo raggiunta. Vedo che non ci sono tanti punti di distanza con chi ci è davanti ma, essendo positivista, non guardo dietro. Siamo positivi e dobbiamo restare positivi. I tifosi? Il clima è questo e non cerchiamo di mettercela sempre tutta. Noi ci siamo impegnati oggi come contro il Milan, il Livorno e l'Udinese ma li non siamo riusciti a vincere. Qui conta il risultato. Vucinic è stato fischiato al gol ma applaudito dopo una corsa di trenta metri. Il pubblico deve esprimere ciò che vuole ma deve capire che ci stiamo impegnando. Vucinic e Menez oggi hanno svolto un gran lavoro"Poi a Mediaset Premium: "Io mi auguro che ci siamo sciolti. Con il Milan abbiamo giocato bene uscendo a mani vuote. Cosi come con il Livorno e l'Udinese. La squadra gioca e vorrebbe il supporto del proprio pubblico ma anche al gol di Vucinic è stato fischiato. Poi però Vucinic ha fatto una corsa a ritroso di 30 metri è stato applaudito. Abbiamo creato moltissimo ma abbiamo sfruttato solo due palle gol. Faccio due nomi: Vucinic e Menez, due artisti del pallone che oggi sono stati splendidi anche sotto il profilo della grinta. Loro hanno mostrato che lo spogliatoio vuole uscire da questa situazione e cerchiamo l'aiuto del nostro pubblico. Quando una squadra prende gol e non riesce a farne è dura. Abbiamo perso Totti, il nostro cannoniere principe, e anche oggi abbiamo avuto due-tre occasioni davanti alla porta ma le abbiamo sbagliate. Poi ad ogni tiro che arriva in porta ci segnano...Scherzando ho detto a Vucinic che il vento sta cambiando visto che ha segnato. L'Inter? Faremo il possibile ma pensiamo al Fulham perchè teniamo all'Europa League".A Rai Sport: "Il rapporto di Vucinic con il pubblico? Credo che sia stato recuperato nel corso della partita perchè anche io, in tanti anni di calcio, non avevo mai sentito i fischi dopo un gol. Ma c'è da dire che dopo una lunga corsa per recuperare il pallone a fine gara il pubblico lo ha applaudito. Anche oggi comunque al primo tiro ci hanno segnato mentre noi non riuscivamo a segnare nonostante le azioni costruite. Poi però i ragazzi ce l'hanno messa tutta e abbiamo vinto. E' successo cosi a Milano, con l'Udinese e con il livorno. Mirko sentiva l'assenza del gol in modo particolare e io cercavo di rincuorarlo dicendo che la vita dell'attaccante è questa. Magari non fai gol per tanto tempo poi però ti sblocchi e fai gol impossibili. L'Inter? Noi i polsi ce li facciamo tremare da soli. Faremo la nostra partita cosi come contro il Milan. Sappiamo che è una grande squadra ma ce l'andremo a giocare. Pensiamo al Fulham comunque. La Juve ha gli stessi punti di quando l'avevo io? No comment".Infine, la durissima conferenza stampa post-gara:«In 58 anni non mi era mai capitato di sentire fischiare un giocatore della Roma che ha appena segnato». All'allenatore giallorosso Claudio Ranieri non va giù che i suoi vengano contestati dai tifosi. Oggi la Roma ha battuto il Bologna per 2-1, ma questa vittoria non è bastata a placare la rabbia della curva sud che ha fischiato la squadra fino al termine della partita. «Mi chiedo se ci sia qualcosa dietro a questa contestazione - dice ancora Ranieri - perché a volte sembra che qualcuno voglia che la Roma vada male. Mi sembra la storia della moglie che taglia i testicoli al marito e si fa il dispetto da sola. Sono molto amareggiato, noi di sicuro non molleremo».Il tecnico giallorosso non ci sta. «Io mi ricordo che queste cose le potevano fare i tifosi avversari - argomenta il tecnico -. Non può essere che la Roma non giochi tranquilla nello stadio in cui ha fatto le sue fortune. "Resteremo in serie A", ci hanno cantato, ma i ragazzi continueranno a lottare. Se il pubblico ci starà vicino ne usciremo prima, perché tanto ne usciremo comunque». Ranieri poi fa i complimenti ai suoi per «come hanno gestito la partita. Se devo fare due nomi su tutti faccio quelli di Menez e Vucinic che hanno tirato fuori carattere e grinta che non sono proprio nelle loro corde». «Ma oggi - aggiunge - hanno fatto anche questo». «E' stata una partita nata come le altre: noi cercavamo di giocare, abbiamo creato tante palle-gol, ma gli avversari alla prima occasione vanno in rete. Stava diventando un classico. Se siamo riusciti a cambiare la tendenza, vuol dire che sta cambiando il vento. Oggi sembrava stregata, ma i ragazzi non ci sono stati fino in fondo, credo sia stata una vittoria strameritata», è ancora l'analisi di Ranieri a Sky. «A Vucinic, negli spogliatoi, ho detto: "se hai segnato tu, allora il vento può essere davvero cambiato" - continua l'allenatore giallorosso -. Oggi non possiamo illudere i nostri tifosi, che vedono nero, più nero di quello che in realtà è. Dir loro che vogliamo fare questo e quell'altro, non me la sento. Ho una squadra che giudico di buonissimi giocatori, che è in un momento particolare, è più o meno la stessa dell'anno scorso, che non ha centrato la Champions League, perché dovrebbe centrarla adesso? L'idea è quella di raggiungerla, sappiamo che significa soldi, investimenti. Noi guardiamo positivamente alla Champions, ma sappiamo che ci sono tantissime squadre tra noi e la Champions, ma non ci sono tantissimi punti di distanza».«Noi stiamo cercando di mettercela tutta. Purtroppo, quello che conta nel calcio sono i risultati. Quindi, oggi ci siamo impegnati. Ma ci eravamo impegnati anche contro il Livorno, il Milan, l'Udinese, ma non avevamo raccolto nulla. Questo conta in Italia, il risultato», fa notare ancora Ranieri. «I ragazzi sono stati beffeggiati, hanno fischiato Vucinic al gol e poi lo hanno applaudito, perché ha fatto una corsa all'indietro di 30 metri».«Era importante vincere - commenta il cileno David Pizarro -. La responsabilità del gol del Bologna è mia. Non è facile giocare in questo clima ma dobbiamo portare la gente dalla nostra parte con le vittorie».Mirko Vucinic si è sbloccato dopo 154 giorni di astinenza dal gol. «Mi dispiaceva - dice il montenegrino - ma ciò che conta oggi è aver vinto: è stato un successo fondamentale». Problemi per Motta e, come al solito, per Juan. Il primo ha accusato dei crampi, mentre il brasiliano ha riportato una contrattura al polpaccio.Dopo aver battuto il Bologna, e nonostante giovedì ci sia la sfida con il Fulham, la Roma non è più in ritiro. «Comunque fosse andata l'avremmo interrotto - dice Ranieri - tanto non serve a niente».
Ranieri durissimo dopo la gara
E' un fiume in piena Claudio Ranieri al termine della gara, che parla alle varie televisioni e carta stampata:Prima a Sky: "Sono contento che abbia tirato un sospiro di sollievo. Una partita nata come le altre dove abbiamo creato tanto ma dove gli avversari ci hanno fatto gol. Se non abbiamo perso vuol dire che stiamo invertendo la tendenza. I ragazzi non ci sono stati fino in fondo e abbiamo vinto. Vucinic? Quel che ho detto negli spogliatoi, per segnare è proprio cambiato il vento (ride il tecnico). Un traguardo? Il traguardo per la Roma oggi non possiamo illudere i nostri tifosi che vedono nero. Dire vogliamo far questo o quello non me la sento. Io da allenatore avendo una squadra con ottimi giocatori, dico che possiamo puntare alla Champions League anche se l'anno scorso non l'abbiamo raggiunta. Vedo che non ci sono tanti punti di distanza con chi ci è davanti ma, essendo positivista, non guardo dietro. Siamo positivi e dobbiamo restare positivi. I tifosi? Il clima è questo e non cerchiamo di mettercela sempre tutta. Noi ci siamo impegnati oggi come contro il Milan, il Livorno e l'Udinese ma li non siamo riusciti a vincere. Qui conta il risultato. Vucinic è stato fischiato al gol ma applaudito dopo una corsa di trenta metri. Il pubblico deve esprimere ciò che vuole ma deve capire che ci stiamo impegnando. Vucinic e Menez oggi hanno svolto un gran lavoro"Poi a Mediaset Premium: "Io mi auguro che ci siamo sciolti. Con il Milan abbiamo giocato bene uscendo a mani vuote. Cosi come con il Livorno e l'Udinese. La squadra gioca e vorrebbe il supporto del proprio pubblico ma anche al gol di Vucinic è stato fischiato. Poi però Vucinic ha fatto una corsa a ritroso di 30 metri è stato applaudito. Abbiamo creato moltissimo ma abbiamo sfruttato solo due palle gol. Faccio due nomi: Vucinic e Menez, due artisti del pallone che oggi sono stati splendidi anche sotto il profilo della grinta. Loro hanno mostrato che lo spogliatoio vuole uscire da questa situazione e cerchiamo l'aiuto del nostro pubblico. Quando una squadra prende gol e non riesce a farne è dura. Abbiamo perso Totti, il nostro cannoniere principe, e anche oggi abbiamo avuto due-tre occasioni davanti alla porta ma le abbiamo sbagliate. Poi ad ogni tiro che arriva in porta ci segnano...Scherzando ho detto a Vucinic che il vento sta cambiando visto che ha segnato. L'Inter? Faremo il possibile ma pensiamo al Fulham perchè teniamo all'Europa League".A Rai Sport: "Il rapporto di Vucinic con il pubblico? Credo che sia stato recuperato nel corso della partita perchè anche io, in tanti anni di calcio, non avevo mai sentito i fischi dopo un gol. Ma c'è da dire che dopo una lunga corsa per recuperare il pallone a fine gara il pubblico lo ha applaudito. Anche oggi comunque al primo tiro ci hanno segnato mentre noi non riuscivamo a segnare nonostante le azioni costruite. Poi però i ragazzi ce l'hanno messa tutta e abbiamo vinto. E' successo cosi a Milano, con l'Udinese e con il livorno. Mirko sentiva l'assenza del gol in modo particolare e io cercavo di rincuorarlo dicendo che la vita dell'attaccante è questa. Magari non fai gol per tanto tempo poi però ti sblocchi e fai gol impossibili. L'Inter? Noi i polsi ce li facciamo tremare da soli. Faremo la nostra partita cosi come contro il Milan. Sappiamo che è una grande squadra ma ce l'andremo a giocare. Pensiamo al Fulham comunque. La Juve ha gli stessi punti di quando l'avevo io? No comment".Infine, la durissima conferenza stampa post-gara:«In 58 anni non mi era mai capitato di sentire fischiare un giocatore della Roma che ha appena segnato». All'allenatore giallorosso Claudio Ranieri non va giù che i suoi vengano contestati dai tifosi. Oggi la Roma ha battuto il Bologna per 2-1, ma questa vittoria non è bastata a placare la rabbia della curva sud che ha fischiato la squadra fino al termine della partita. «Mi chiedo se ci sia qualcosa dietro a questa contestazione - dice ancora Ranieri - perché a volte sembra che qualcuno voglia che la Roma vada male. Mi sembra la storia della moglie che taglia i testicoli al marito e si fa il dispetto da sola. Sono molto amareggiato, noi di sicuro non molleremo».Il tecnico giallorosso non ci sta. «Io mi ricordo che queste cose le potevano fare i tifosi avversari - argomenta il tecnico -. Non può essere che la Roma non giochi tranquilla nello stadio in cui ha fatto le sue fortune. "Resteremo in serie A", ci hanno cantato, ma i ragazzi continueranno a lottare. Se il pubblico ci starà vicino ne usciremo prima, perché tanto ne usciremo comunque». Ranieri poi fa i complimenti ai suoi per «come hanno gestito la partita. Se devo fare due nomi su tutti faccio quelli di Menez e Vucinic che hanno tirato fuori carattere e grinta che non sono proprio nelle loro corde». «Ma oggi - aggiunge - hanno fatto anche questo». «E' stata una partita nata come le altre: noi cercavamo di giocare, abbiamo creato tante palle-gol, ma gli avversari alla prima occasione vanno in rete. Stava diventando un classico. Se siamo riusciti a cambiare la tendenza, vuol dire che sta cambiando il vento. Oggi sembrava stregata, ma i ragazzi non ci sono stati fino in fondo, credo sia stata una vittoria strameritata», è ancora l'analisi di Ranieri a Sky. «A Vucinic, negli spogliatoi, ho detto: "se hai segnato tu, allora il vento può essere davvero cambiato" - continua l'allenatore giallorosso -. Oggi non possiamo illudere i nostri tifosi, che vedono nero, più nero di quello che in realtà è. Dir loro che vogliamo fare questo e quell'altro, non me la sento. Ho una squadra che giudico di buonissimi giocatori, che è in un momento particolare, è più o meno la stessa dell'anno scorso, che non ha centrato la Champions League, perché dovrebbe centrarla adesso? L'idea è quella di raggiungerla, sappiamo che significa soldi, investimenti. Noi guardiamo positivamente alla Champions, ma sappiamo che ci sono tantissime squadre tra noi e la Champions, ma non ci sono tantissimi punti di distanza».«Noi stiamo cercando di mettercela tutta. Purtroppo, quello che conta nel calcio sono i risultati. Quindi, oggi ci siamo impegnati. Ma ci eravamo impegnati anche contro il Livorno, il Milan, l'Udinese, ma non avevamo raccolto nulla. Questo conta in Italia, il risultato», fa notare ancora Ranieri. «I ragazzi sono stati beffeggiati, hanno fischiato Vucinic al gol e poi lo hanno applaudito, perché ha fatto una corsa all'indietro di 30 metri».«Era importante vincere - commenta il cileno David Pizarro -. La responsabilità del gol del Bologna è mia. Non è facile giocare in questo clima ma dobbiamo portare la gente dalla nostra parte con le vittorie».Mirko Vucinic si è sbloccato dopo 154 giorni di astinenza dal gol. «Mi dispiaceva - dice il montenegrino - ma ciò che conta oggi è aver vinto: è stato un successo fondamentale». Problemi per Motta e, come al solito, per Juan. Il primo ha accusato dei crampi, mentre il brasiliano ha riportato una contrattura al polpaccio.Dopo aver battuto il Bologna, e nonostante giovedì ci sia la sfida con il Fulham, la Roma non è più in ritiro. «Comunque fosse andata l'avremmo interrotto - dice Ranieri - tanto non serve a niente».