A Milano senza Totti, Burdisso, molto probabilmente Juan e con il portiere di riserva tra i pali. Non esattamente le prospettive migliori per pensare di spezzare l'imbattibilità dell'Inter nelle partite casalinghe. I nerazzurri non perdono a San Siro da un anno (0-1 col Panathinaikos in Champions il 26 novembre 2008) e camminano a un metro da terra dopo la rimonta di Kiev. Sul fronte opposto la Roma continua a leccarsi le ferite nonostante le due vittorie consecutive contro Bologna e Fulham. Nei giorni scorsi Burdisso aveva seguito un programma di recupero mirato al rientro contro la sua ex squadra. Neanche per sogno. Il dolore al polpaccio, punto delicatissimo per un calciatore, non gli consente di allenarsi e ieri è stato costretto ad alzare bandiere bianca. Sotto la pioggia di Trigoria si è rivisto in campo Juan, ma solo per un allenamento leggero e differenziato. Oggi proverà a lavorare con i compagni e si capirà se sarà in grado di partire per Milano. Proiezioni? Tendenti al pessimismo. Perché è Juan e perché anche lui è alle prese con un infortunio al polpaccio, seppur più lieve rispetto a Burdisso. C'è il fattore-nazionale da non sottovalutare, però. Il difensore giallorosso dopo la partita con l'Inter dovrà rispondere alla convocazione di Dunga. Per evitare una nuova «guerra» tra gli staff medici di Roma e Brasile a colpi di cartelle cliniche, Juan potrebbe decidere di forzare domani e poter così rispondere in tutta tranquillità alla chiamata della Seleçao. Con lui dovrebbe partire anche Doni, convocato dal ct verdeoro per la prima volta dall'operazione al ginocchio. Peccato che anche il portiere ora si trovi nell'affollata infermeria giallorossa. Ieri per lui solo massaggi e terapie, oggi si farà un nuovo punto della situazione. A frenarlo è l'infortunio che si è procurato durante Roma-Livorno: una «tacchettata» sulla coscia destra che gli ha causato un vasto ematoma sul retto anteriore. A sensazione ha qualche chance in più di Juan ma il dubbio resta. Ranieri, comunque, si fida di Julio Sergio e lo ha già messo in pre-allarme. A completare lo sconfortante quadro della difesa ci si è messo Andreolli: durante la gara con il Fulham ha subìto un duro colpo dietro la tibia. Dovrà stringere i denti e giocare al fianco di Mexes. Cassetti verrà preferito a Motta, Riise completerà la linea. Il tecnico rilancerà la coppia Vucinic-Menez in attacco e sta pensando al rombo a centrocampo, con Perrotta e Brighi insieme agli intoccabili De Rossi e Pizarro. Taddei è squalificato. È vero, l'Inter non perde mai in casa, Mourinho meno che mai, ma è altrettanto vero che la Roma a San Siro contro i nerazzurri prende punti da quattro anni consecutivi: due pareggi e due sconfitte. Hai visto mai..
A Milano una squadra a pezzi
A Milano senza Totti, Burdisso, molto probabilmente Juan e con il portiere di riserva tra i pali. Non esattamente le prospettive migliori per pensare di spezzare l'imbattibilità dell'Inter nelle partite casalinghe. I nerazzurri non perdono a San Siro da un anno (0-1 col Panathinaikos in Champions il 26 novembre 2008) e camminano a un metro da terra dopo la rimonta di Kiev. Sul fronte opposto la Roma continua a leccarsi le ferite nonostante le due vittorie consecutive contro Bologna e Fulham. Nei giorni scorsi Burdisso aveva seguito un programma di recupero mirato al rientro contro la sua ex squadra. Neanche per sogno. Il dolore al polpaccio, punto delicatissimo per un calciatore, non gli consente di allenarsi e ieri è stato costretto ad alzare bandiere bianca. Sotto la pioggia di Trigoria si è rivisto in campo Juan, ma solo per un allenamento leggero e differenziato. Oggi proverà a lavorare con i compagni e si capirà se sarà in grado di partire per Milano. Proiezioni? Tendenti al pessimismo. Perché è Juan e perché anche lui è alle prese con un infortunio al polpaccio, seppur più lieve rispetto a Burdisso. C'è il fattore-nazionale da non sottovalutare, però. Il difensore giallorosso dopo la partita con l'Inter dovrà rispondere alla convocazione di Dunga. Per evitare una nuova «guerra» tra gli staff medici di Roma e Brasile a colpi di cartelle cliniche, Juan potrebbe decidere di forzare domani e poter così rispondere in tutta tranquillità alla chiamata della Seleçao. Con lui dovrebbe partire anche Doni, convocato dal ct verdeoro per la prima volta dall'operazione al ginocchio. Peccato che anche il portiere ora si trovi nell'affollata infermeria giallorossa. Ieri per lui solo massaggi e terapie, oggi si farà un nuovo punto della situazione. A frenarlo è l'infortunio che si è procurato durante Roma-Livorno: una «tacchettata» sulla coscia destra che gli ha causato un vasto ematoma sul retto anteriore. A sensazione ha qualche chance in più di Juan ma il dubbio resta. Ranieri, comunque, si fida di Julio Sergio e lo ha già messo in pre-allarme. A completare lo sconfortante quadro della difesa ci si è messo Andreolli: durante la gara con il Fulham ha subìto un duro colpo dietro la tibia. Dovrà stringere i denti e giocare al fianco di Mexes. Cassetti verrà preferito a Motta, Riise completerà la linea. Il tecnico rilancerà la coppia Vucinic-Menez in attacco e sta pensando al rombo a centrocampo, con Perrotta e Brighi insieme agli intoccabili De Rossi e Pizarro. Taddei è squalificato. È vero, l'Inter non perde mai in casa, Mourinho meno che mai, ma è altrettanto vero che la Roma a San Siro contro i nerazzurri prende punti da quattro anni consecutivi: due pareggi e due sconfitte. Hai visto mai..