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Angelini conferma: "Sì, voglio la Roma"


"Allo stato nessuna proposta contrattuale e tantomeno nessun prezzo determinato sono stati offerti alle controparti interessate, non essendosi verificati tutti i presupposti ritenuti necessari per procedere in tal senso". Parola di Francesco Angelini. L'imprenditore ha diffuso nella serata di ieri una nota a proposito della notizia pubblicata dal Romanista riguardante una sua offerta (130 milioni più la parte per l'Opa) presentata a Unicredit per l'acquisto della Roma. La nota, però, non specifica quali siano le «controparti interessate» (Unicredit? No. Piuttosto la famiglia Sensi), anzi, conferma l'interesse per l'operazione: nel comunicato si sottolinea anche la «serietà dell'interessamento del gruppo per il rilancio della Roma calcio mediante un importante investimento nella stessa, come testimonia il fatto che Francesco Angelini abbia incontrato esponenti di importanti gruppi bancari per un preliminare scambio di vedute». Insomma, si smentisce che sia arrivata una offerta ai Sensi, ma è sicuro quel che si conferma: Angelini vuole la Roma. E piace anche all'interno di Mediobanca. Tra i vertici dell'istituto scelto da Rosella Sensi come advisor incaricato di gestire le eventuali dismissioni di asset per colmare il debito con Unicredit (più di 400 milioni), ci sarebbe chi lo vede di buon occhio, oltre naturalmente a chi è convinto di portare avanti un piano per evitare il pignoramento dei beni di Italpetroli.A questo proposito, si continua a lavorare a una ipotesi di accordo. Ieri non c'è stato alcun incontro tra gli avvocati, ma ci sarà in futuro, perché solo una intesa che prevede da un lato uno sconto (magari sugli interessi passivi) e dall'altro la disponibilità ad accettare l'offerta di Angelini, potrebbe evitare che il percorso legale ormai intrapreso da Unicredit (2 pignoramenti già esecutivi, altri 13 in arrivo) vada avanti fino alle estreme conseguenze. Angelini (che si muoverebbe con altri soci), peraltro, è azionista della stessa Mediobanca con il 2% delle quote. Non può stupire più di tanto, quindi, che a Piazzetta Cuccia si conosca il suo piano. Ieri, in casa As Roma, si è tenuto il Consiglio di Amministrazione.In assenza dell'avvocato Roberto Cappelli, che era in viaggio per lavoro e ha ricevuto la convocazione - come tutti gli altri membri - solamente il giorno prima, è stata approvata la relazione trimestrale di bilancio. Per quanto riguarda i primi tre mesi dell'esercizio 2009-2010 si è chiuso con un utile netto in calo, passato dai 6,9 milioni di primi tre mesi del 2008 ai 3,15 milioni dei primi tre mesi dello stesso periodo dell'anno prima. La flessione è dovuta alla mancata partecipazione alla Champions League. Il titolo in borsa ha chiuso con un più 7,46%.