C'è solo l'A.S.Roma!

Capitano Immenso! Tripletta per schiantare il Bari!


Primo tempo irresistibile del Capitano, che con la tripletta di oggi raggiunge Di Natale in testa alla classifica marcatori, e di tutta la squadra. Poi nella ripresa un bel Bari ci costringe sulla difensiva ma ottiene solo l'autogol di Andreolli grazie anche alle prodezze di Julio Sergio Bertagnoli.
Ci sono due "3" nella sua età anagrafica, ma ce n'è uno sul campo dell'Olimpico che li smentisce abbondantemente: è la tripletta con la quale Francesco Totti ha reagito all'ennesima assenza causa acciacchi, a testimonianza di una voglia di calcio da fare invidia a un ragazzino. Una voglia che lo porta a raggiungere Di Natale in testa alla classifica dei marcatori con 9 gol, e gli consente di trascinare la sua Roma a vincere contro un Bari niente affatto arrendevole, e che al contrario nella ripresa costringe i padroni di casa per lunghi tratti nella loro metà campo.La partita si avvia subito col turbo. Vucinic è carico a mille, per impegno e ispirazione: al primo spunto è palo su tiro dal limite. Il Bari, per nulla intimorito, risponde subito da par suo, mandando Barreto a tu per tu con Julio Sergio, che però lo ipnotizza e respinge. Ma il montenegrino è una furia, vuole dimostrare a Ranieri - inizialmente intenzionato a tenerlo in panca - che ha fatto la scelta giusta e imperversa sulla sinistra fino all'area piccola: ed è qui che al 5' viene atterrato dal portiere, procurando il rigore che Totti trasforma portando in vantaggio i suoi. Poi il capitano inizia a fare il Totti senza pudori, trovando altri due gol: prima con un gran tiro su punizione da fuori, poi con uno splendido diagonale di sinistro da destra che, complice una leggerissima deviazione, va a insaccarsi angolatissimo sul secondo palo. Il tutto di fronte a un avversario che non sfigura né si dimentica di tutto il buono che ha fatto vedere finora in stagione. Se il gol non arriva è solo grazie alle prodezze di un ottimo Julio Sergio e a due debolezze baresi in fase conclusiva: l'insistenza di Langella sul tiro al volo, al quale spesso arriva scoordinato (e magari con la possibilità di stoppare tranquillamente), e l'ostinazione di Barreto a non tentare il pallonetto davanti a Julio Sergio, che in uscita lo neutralizza sempre. Così al riposo si va con la goleada firmata dal capitano.Al rientro in campo, Ventura gioca la carta Koman per Langella: e il giovane ungherese mette subito apprensione con due tiri pericolosi dalla distanza. Dall'altra parte, per arginare il prevedibile assalto barese, ripiegano tutti, compreso un Vucinic eccezionalmente generoso. Gli ospiti sono positivamente cocciuti, Ventura spende tutti i cambi nel primo quarto d'ora, Almiron tira da tutte le posizioni e a dirgli di no al 14' è solo la traversa. Poi al 21' tocca ancora a Koman, con un secco diagonale dalla sinistra, e poco dopo a Meggiorini con un'incursione in area: in entrambi i casi, Julio Sergio conferma la sua giornata di grazia. Ma se il Bari non riesce a segnare, è la Roma stessa ad autopunirsi per l'atteggiamento troppo chiuso della ripresa: avviene su corner, quando Andreolli devia di testa nella propria porta. Ma anche dopo, però, il copione rimane lo stesso, con un bel Bari che attacca generosamente e la Roma che si difende: a volte bene, a tratti con affanno, spesso avvalendosi delle prodezze del suo portiere. Ma la partita finisce 3-1, e il primo tempo ha detto in effetti delle cose sulle potenzialità di questa Roma.