ASR FILA80

IL GOVERNO DURO .....GLI STADI NON A NORMA NON APRIRANNO AI TIFOSI ( da Corriere.it )


« Non si utilizzerano stadi fuori norma». È l'indicazione di Giovanna Melandri al termine del vertice al Viminale con Federcalcio, Lega calcio e ministro dell'Interno. «È stata una riunione molto positiva, nella quale abbiamo spiegato alle leghe le ragioni del pacchetto di misure che il governo prenderà. Abbiamo trovato una condivisione di sostanza», ha puntualizzato il ministro per le Politiche giovanili e le attività sportive. «Mercoledì alle 17 il Consiglio dei ministri varerà un pacchetto di misure di immediata applicazione con un decreto che prevederà un meccanismo progressivo di verifica degli stadi prima della loro riapertura. Quello che voglio sottolineare è che non si utilizzano stadi fuori norma. RIPRESA - Per quanto riguarda la ripresa dei campionati, Melandri ha riferito che «non è una decisione che compete al governo. Al governo compete garantire le condizioni di sicurezza per tutti gli utilizzatori dello stadio, di questo ne riparleremo comunque mercoledì dopo il Consiglio dei ministri». PANCALLI: «DECIDO MERCOLEDÌ» - «Sono una persona coerente, avevo già detto che avrei atteso il Consiglio straordinario dei ministri di mercoledì per decidere se e quando riprendere e non cambio idea», ha chiosato il commissario straordinario della Figc (Federcalcio), Luca Pancalli. «Giovedì l'osservatorio del Viminale deciderà quali sono gli stadi sono a norma, non ci saranno più deroghe». LEGA CALCIO: «SI GIOCA DOMENICA» - Martedì pomeriggio la Lega Calcio aveva deciso la ripresa dei campionati già domenica prossima con il quarto turno di ritorno, mentre il recupero del terzo è previsto il 17 e 18 aprile. Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, la cui partita con il Piacenza era l'unica a porte chiuse decisa dalla Lega Calcio, ha detto che i club sono pronti a scioperare a meno che «il signor Prodi, il signor Amato e la signora Melandri escono da qualunque compromesso di pura demagogia e si siedono con grande educazione, democraticità e rispetto al tavolo dei diretti interessati. Se no sembra di stare in Sudamerica, nel fascismo di 80 anni fa»