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Polizze sanitarie: come si fa a orientarsi e scegliere quella migliore?


In Italia è boom di polizze sanitarie. Sempre più istituti le propongono e sempre più italiani decidono di acquistarle. Forse sarà per la sanità pubblica che è sempre più in declino, o forse per le malattie sempre più diffuse e inaspettate. Il fatto è che fino a oggi le polizze sanitarie non sono mai state troppo popolari, perché costose o perché considerate uno spreco di denaro, in quanto semplice “doppione” della sanità pubblica. Qualche difetto ce l’hanno ancora: non coprono le spese che il pubblico non riesce a garantire (per esempio, il dentista) e in molti casi non risarciscono gli esami diagnostici preventivi. In generale, le polizze si distinguono tra quelle “complete” (coprono le spese mediche legate a malattia, infortuni o interventi chirurgici) e quelle “parziali”, che intervengono solo in caso di malattie e interventi gravi (indicati nelle condizioni di polizza). Per sapere quali sono le polizze migliori, consulta il nostro test completo.I vantaggi e le copertureIl vantaggio di queste polizze è il fatto che l’assicurato può farsi ricoverare in cliniche convenzionate, dove non paga nulla. Nel caso in cui, invece, si vada in strutture non convenzionate, la compagnia procederà al rimborso, applicando però uno scoperto variabile tra il 20 e il 30%. In caso di ricovero sono rimborsate le rette di degenza, l’assistenza medica, le spese di fisioterapia e rieducazione, le cure e i medicinali. In caso di intervento, anche i costi ad esso legati. Le compagnie normalmente coprono anche le spese di vitto e pernottamento di un accompagnatore e i costi di trasporto in autoambulanza. Sono coperte poi le spese, sostenute prima del ricovero o dell’intervento, per gli accertamenti diagnostici, compresi gli onorari dei medici: però devono essere direttamente inerenti alla malattia o all’infortunio che hanno provocato l’intervento o il ricovero (in genere quelle sostenute nei 90 giorni prima). Infine, sono coperte le spese sostenute dopo il ricovero o l’intervento per accertamenti diagnostici, medicinali, prestazioni mediche, infermieristiche, fisioterapia e cure termali, sempre se si riferiscono alla malattia o all’infortunio che ha provocato il ricovero o l’intervento.Che cosa non è inclusoIn generale, le polizze malattia escludono le coperture per la chirurgia estetica, per i danni alla salute causati da abuso di alcolici e/o droghe (compresi gli psicofarmaci), le cure legate alle diete, gli interventi di correzione della vista, la manutenzione e riparazione di eventuali protesi. Sono quasi sempre esclusi anche gli interventi dentistici, a meno che non siano conseguenza indiretta di un incidente, o di un tumore maligno.