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Credo che il nostro paese sia giunto


 Massimo Bubola, con questa canzone, ha saputo portare in musica un sentimento,il sentimento di tutti coloro che come me si sentono traditi dai "mestieranti" vecchi e nuovi della politica odierna.Sei mai arrivato al punto di non ritorno,quando si ghiacciano le parolee non riesci più a staccare la polvere da sopra il tuo cuore,l'anima stride come un cancello aperto nel vento lassù al confinee la tristezza ti rotola accanto come un cespuglio di spine,nei pugni stringi un indirizzo tranquillo dove cancella gli impegniil tuo sentiero finisce laggiù,al capolinea dei sogni, al capolinea dei sogni.Da ragazzo avevi visto il mondo cambiare,o almeno avevi credutodi averlo visto cambiare colore come le foglie d'autunno,e le speranze tu le hai viste cadere,tu che le avevi viste in fiorecon il sorriso di una terra che crede in un futuro migliore.Intorno al collo hai la chiave di un bar dove ubriacare i ricordifinchè ti accorgi che sei giunto là al capolinea dei sogni,al capolinea dei sogni.E l'hai baciata sulla bocca la vita e poi la morte negli occhi,hai superato una sconfitta ogni giorno in un paese di sciocchied hai capito che era tutto finito,ma solo all'ultimo istantepuntando tutto su un unico numero come uno sparo alla fronteIn paradiso c'è la mappa di un posto dove si azzerano i conti,c'è una corriera che porta lassù,al capolinea dei sogni,al capolinea dei sogni.