Asseggiano United

Prova di carattere


Mai avrei immaginato che la partita di ieri sarebbe stata una tale altalena di emozioni e caratterizzata da uno scontro tecnico-tattico cosi intenso e combattuto. Pubblico delle grandi occasioni, panchina lunga e tensione alle stelle (le parole non possono renderne l’idea) hanno accompagnato un match che sicuramente verrà ricordato come una delle partite immortali del calcio a 5, almeno per quanto riguarda la mia personale esperienza e di quella di chi ha assistito alla partita. Ma procediamo con ordine.. Si partiva dal 6-5 subìto all’andata, con la necessità quindi di rimontare un gol. Iniziamo subito col piglio giusto, molto aggressivi e lucidi, senza sbavature in fase difensiva. C’è grinta da vendere e passiamo meritatamente in vantaggio dopo pochi minuti con un’azione personale di Ballarin, sotto gli occhi compiaciuti del padre, ex giocatore di serie B. Continuiamo a dominare ma sul finire del primo tempo subiamo un gol assolutamente rocambolesco in contropiede: Fajan contrasta l’attaccante sulla fascia che in qualche modo riesce a tirare. La palla viene deviata dallo stesso Fajan di quel poco che basta a prendere in controtempo l’uscita di Finotto: palo interno e gol. Nel secondo tempo grande rabbia e subito un tiro da paura di Fajan da metà campo che finisce sotto il sette. Passano i minuti, subiamo il pareggio e a quel punto si inizia a soffrire come non mai, mentre in panchina, con lo scorrere inesorabile dei minuti, serpeggia il pessimismo. All’ultimo minuto si infortuna un avversario e noi cavallerescamente mettiamo la palla fuori. Qui il sottoscritto ha considerato la partita chiusa. Invece incredibilimente, sull’azione seguente agguantiamo un pareggio assolutamente insperato e andiamo ai supplementari. Si corre ad acquistare del gatorade mentre la folla comincia ad accerchiare il campo, dove la partita infuoca, la tensione è alle stelle e il presidente da solo dà spettacolo quanto i giocatori in campo. Perfino Tony è in panchina dopo mesi di assenza, pronto ad un eventuale entrata a sorpresa, che però non arriverà. Gli avversari hanno accusato il colpo psicologico ma non viene dato loro il tempo di riprendersi che segniamo un altro gol (4-2). A quel punto l’adrenalina ci sostiene le gambe mentre l’altra squadra sembra un pugile che barcolla alla dodicesima ripresa. Cinicamente un immenso Doro mette fine alla partita con una zampata da fuoriclasse puro e l’arbitro ha difficoltà a far riprendere il gioco, essendo l’invasione della panchina e del pubblico assolutamente incontenibile. Gli ultimi due minuti sono pura accademia e si finisce con una doccia di bottiglie d’acqua in campo e una di birre al solito ritrovo del dopo-partita. Da segnalare le parate strepitose di Finotto e la prestazione superba del candidato n 1 al pallone d’oro alla carriera, Mr Doro. Si va quindi in semifinale, alla faccia del Puma venuto a gufare, alla faccia degli organizzatori del torneo che ci volevano fuori a tutti i costi, alla facciaccia degli avversari che abbiamo incontrato 4 volte in mese per un regolamento assurdo e alla faccia pure di Biscardi che non credeva in una riconferma di questa squadra. Finita la partita il presidente ha finalmente potuto smettere di tremare come un epilettico e bestemmiare come un turco, per togliersi invece qualche sassolino dalle scarpe. Dimenticavo la grottesca parata di personaggi assurdi che abbiamo incontrato subito dopo la partita, a partire da una coppia che quasi scopava sul tavolo, lui probabilmente era l’ultimo uomo di Neanderthal rimasto sul pianeta, lei probabilmente virtuosa di un mestiere antico, con un vestitino che copriva la schiena ma non le terga.. Oscena.A Lunedi per la semifinale!