Astronomy Domine

Stelle cadenti d'inverno


Una delle "leggende astrofisiche metropolitane" riguarda la famosa notte di San Lorenzo del 10 Agosto, quando le famose lacrime di San Lorenzo invadono i cieli estivi mostrando decine di stelle cadenti, che preferisco chiamare meteore. Tuttavia, una meteora altro non è che la scia di fuoco provocata dall'interazione di un corpuscolo (che può avere origine differente) con gli strati superiori dell'atmosfera: questa interazione, che avviene ad alta velocità, fa sì che il suddetto corpuscolo si surriscaldi così tanto da emettere fotoni, per via della temperatura raggiunta, e a seconda delle proprie dimensioni sbriciolarsi del tutto o riuscire a sopravvivere, cadendo poi sulla superficie terrestre (in questo caso parliamo di meteoriti).Parlavo prima dell'origine. Ebbene, la stragrande maggioranza delle meteore ha origine da passaggi di comete o anche asteroidi, che rilasciano lungo la loro orbita attorno al Sole appunto particelle, e che quindi rimangono anch'esse "sospese" nello spazio profondo ma seguendo l'orbita del corpo da cui si sono originate. Con il lancio di satelliti, razzi e quant'altro, però, una miriade di rifiuti spaziali si è creata attorno il nostro pianeta, e col passare del tempo prima o poi verranno a contatto con l'atmosfera generando un fenomeno del tutto uguale a quello delle meteore. Non mi dilungo su quest'ultimo aspetto, magari ne parleremo in seguito, ma voglio soffermarmi sull'argomento principale, ovvero le stelle cadenti d'inverno. Le meteore di origine astrofisica quindi hanno origine dal passaggio ravvicinato di comete o asteroidi. Per le lacrime di San Lorenzo, la cometa madre è la Swift-Tuttle, il cui ultimo passaggio è avvenuto nel 1992. Quindi non dovrebbe essere anomalo poter osservare altri sciamo meteorici durante l'anno. Come è il caso delle Geminidi.Questo sciame meteorico ha origine dal passaggio di un asteroide, il 3200 Phaeton, il quale ha un'orbita intorno al Sole fortemente ellittica da incrociare quella della Terra. Quando il nostro pianeta si trova a passare, durante il suo moto di rivoluzione attorno al Sole, nei pressi dell'intersezione tra le orbite terrestre e quella di Phaeton, è altamente probabile che il residuo di particelle rilasciato dall'asteroide interagisca con l'atmosfera della Terra. Tale passaggio avviene intorno la notte del 14 Dicembre, per cui siete tutti inviati ad osservare il cielo per cogliere qualche bella meteora (magari luminosissima) e perchè no...anche fotografarla. Basta una semplice macchina fotografica fornita della posa B (quella che permette di lasciare l'otturatore aperto per diverso tempo) e incrociare le dita nell'attesa di un fortunato passaggio.Consiglio di fotografare la zona con un obiettivo molto aperto, un grandangolare sarebbe ottimo, ma si rischia di perdere le meteore deboli, per cui un 24mm oppure un normale (50mm), con diaframma aperto al massimo e messa a fuoco all'infinito, è l'ideale. Non è semplice prevedere dove possano passare le Geminidi, ma siccome sappiamo che il radiante, la regione di cielo da cui apparentemente provengono le meteore, è nella costellazione dei Gemelli, consiglio per la prima serata di fotografare nella regione di cielo che spazia dal Toro-Auriga e che si allarga come un cono fino al Perseo-Pegaso e a sud tra Orione-Eridano (che di per sè è una bella zona di cielo).Per ulteriori info, rimando a siti ufficiali dell'International Meteor Organizationhttp://www.imo.net/live/geminids2013/mentre per informazioni più dettagliate su Phaeton e lo sciamo meteorico, rimando ad un articolo scientifico (in lingua)http://arxiv.org/abs/1009.2710e ringrazio wikipedia per avermi fornito in modo rapido il link