senza meno

ma il tempo decide per me in questa favola di orchi che pagano per noi come martiri vanificano il perdonarsi a vicenda..

mi accorgessi che hai dei difetti correrei ai ripari? é nella risposta il rischio di finire pari.. se non ti aggiustassi non ci saremmo cari e se non lo sai nella risposta sta il rischio di finire pari, compari e se chiudo gli occhi scompari.. avercelo un limite ad avere difetti.. ma il tempo decide per me in questa favola di orchi che pagano per noi come martiri vanificano il perdonarsi a vicenda.. sbagliare e fuggire, soffrire e vendicare, tra essere e apparire con avere la vergogna di ricordare quanti gradini per arrivare.. eppure ti ricordo e ti devo perdonare, eppure quanto ho corso.. ho bisogno di dimenticare, e se pure fossimo pari indipendentemente ci saremmo cari? quante cose impari dalla metrica. a saltare, glissare.. sottolineare come un eco al silenzio nessuna risposta per finire con una domanda e andare non sembra fuggire, ma inseguire il vento é gioco, e gioco certe volte é poco, tra lentiggini nostalgiche del sole nell'autunno di ottobre prime castagne tra i ricci, sciolgo nodi, impicci, taglio corto, vado al sodo.. punto e a capo, nulla di nuovo dopo il primo periodo, ma almeno la forza di finire c'ho che s'é iniziato..