naufragointerra

Ancora belle


Sto camminando un  po’ soprappensiero, quando mi sento chiamare da qualcuno che si dirige nella direzione opposta. Dopo un attimo di incertezza  riconosco una compagna di scuola che non vedevo da parecchi anni. Come se avesse intuito la mia perplessità, accenna ai suoi e ai miei capelli ingrigiti e intanto sorride.  Mi pare tuttavia di percepire nel suo sguardo un sia pur lieve velo di malinconia.  Così, d’improvviso, mi sento dolcemente trasportare indietro nel tempo, quando mi presi la prima cotta  e per chi,  se non per lei?  Mi piacevano molto le sue mani affusolate, delicate,  quasi diafane, delle quali doveva andare proprio fiera, dato che aveva il vezzo di disegnarle con frequenza. Questa volta non ho avuto modo di osservarle, ma comunque non è stato necessario, perché lo sento che le sue mani sono ancora belle, belle come allora.