naufragointerra

ora ti sbalordisco. mio padre amava pescare. aveva una barca, tipo pilotina e quando si andava fuori e prendevamo il mar brutto o la pioggia, io mi rifugiavo sotto coperta ma quanto avrei preferito l'aria fresca!..l'odore di pesce era nauseabondo..e fosse bastata la barca..il bagagliaio della macchina ( al tempo una 128 rossa) ha fatto presto la stessa fine. ora: che il mio non fosse proprio mal d'auto ma repellenza ad un odore così stomachevole?..
>:))))) besos

Grazie di cuore per i tuoi ricordi così vividi e "profumati" di mare". Un abbraccio. :))))

Vivere con il mare dentro fino a diventarne una parte di esso. Mi riporta alla mente antiche figure di vecchi pescatori, quasi degli estranei sulla terra ferma... Veramente suggestivo questo tuo post. Complimenti! Un caro saluto, Eufrasio

Grazie, Eufrasio. In effetti nello scrivere questo post ho pensato a quelle figure che tu citi. Con affetto. Ari

mi hai suggerito una fantasia... pensa se tutti noi ci portassimo appresso un odore che corrisponde ai nostri pensieri, o al nostro stato d'animo, i cattivi sarebbero reietti, le persone felici o buone , circondate di gente .O forse no...In fondo, anche senza bisogno di fantasie, le ''affinità elettive'' hanno comunque un loro profumo...Un saluto:) ciao!

Che bello quando riesco a suggerire una fantasia! Un caro saluto :) Ari

A volte siamo anche noi che siamo "schizzinosi" con gli odori, a volte dipende dai momenti. Chissà che odore sente lui quando sale sull'autobus...

Magari riesce a distinguere un odore di terra, chissà.

Gasp :) ne so qualcosa di incidenti di percorso ... di strade prese x sbaglio ...

Credo che vita sia fatta anche di strade prese per sbaglio ....

Sì ... forse poi si dovrebbe smettere di rimuginare sulle scelte sbagliate ed affrontare la vita così!!!

D'accordissimo!

;)

molto bello :-) mi ricorda un mio post scritto agli inizi del blog di un ragazzo che mangiava solo carne di maiale.....:-)

Grazie, sei troppo gentile :) Mi hai incuriosito: andrò a leggere il tuo post.

è il post n° 35 nel tag: sometimes. Lascio qui in deposito un abbraccio pasquale per te: passa a prenderlo quando vuoi, ari :-))

Prendo e ricambio con affetto abbraccio pasquale. Grazie per l'informazione :))

dopo che avrai letto, fammi sapere per favore. Muchas gracias :-)

Di niente. Fatto :)

E' tanto buono il pesce, ma non sempre gradevole il suo odore..eppure, al porto in estate mi piace sentirlo in mezzo ai pescatori con i volti consumati dal sole..un saluto Ari, buona serata, Marie.

Marie, in un luogo aperto è certamente più gradevole, come nel porto che citi tu, ma in un luogo chiuso..... Buon inizio di settimana. Ari

C’è stato un tempo in cui la bellezza era lontana, irraggiungibile e ogni gesto, ogni evento, mi sembravano svuotati di senso. Poi è accaduto qualcosa, anzi proprio nel momento in cui lo scetticismo aveva preso il sopravvento arrivò la metamorfosi. Il desiderio è diventato ancora una volta la spinta propulsiva; era desiderio di riconciliazione. Con chi mi stavo riconciliando? Ora lo so bene. Mi stavo riconciliando con l’umanità. Col mondo. La mia riconciliazione nasceva dal desiderio dell’altro. Da allora ho reimparato a cogliere la bellezza che c’è nelle cose, negli uomini, ovunque. Come prima cosa decisi di scrivere una lettera agli amici che avevo trascurato o dai quali mi ero allontanato. Volevo offrire loro una lettera che parlasse della bellezza perché sentivo che il mondo circostante non provava nemmeno a mettersi nell’ordine di idee del bello. E invece io ne sentivo un bisogno impellente e mi sembrava ne avessero bisogno anche le persone a cui voglio bene. Sentivo bisogno di bellezza e sentivo di voler donare le mie “scoperte” perché se ne giovassero anche gli amici. Sapevo che antenati illustri ne avevano parlato e avevano espresso pensieri profondissimi sull’argomento. Eppure volevo dare il mio contributo, con umiltà ma anche con consapevolezza. Mentre scrivevo leggevo. E ciò che leggevo mi conduceva alla bellezza. Interpretai queste coincidenze come un vero e proprio segno. “Palomar” di Calvino, “Fedro” di Platone, Epicuro e la sua “Lettera sulla felicità“, “Elogio dell’ozio” di Stevenson, “Vita di un perdigiorno” di Eichendorff, “L’arte dell’ozio” di Hermann Hesse, “Il viaggiatore incantato” di Leskov, “La gioia di vivere” di Montagne: ecco le letture che mi hanno fatto da bussola. Ho spedito la “Lettera agli amici sulla bellezza” a diverse persone. Ora vorrei che questa lettera incontrasse altri amici per condividere con loro tutto ciò che di bello il mondo può offrire».

Grazie di cuore: il tuo è davvero un inno alla bellezza :)

Ciaoooooooooo!!!

Un caro saluto per te :)