Pictured life - Fotografie a parole
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Sulla riva del fiume in piena

Sulla riva del fiume in pienachicchi di grandine come ninfee.I gradoni di nubitra i cumuli appesiil lume di una candela,una stanza, la sera.Un non-sense meravigliosola mia giornata tipo!Spettino ricordistorpiati dai tarlidi attese fraintesee rime forzate.
 

Il poeta, dopo Atena

Mi dici che gioiscidel cuore roso dai topiin angoli che esaltano e sciolgono,ludici, il dolore.Vivi di sporee speranze espulseuna coscienza parassitasorda, schivascava e trova nidocome tarlo dentroe di memoria a terrarovina il trito.
 

Già che non mi vedi

Perdona la mia voglia di teinfondata come le mie paroleliane sospese su un oceanoa cui nessuno paga due lire.
 

Voi, noi, io

Ho il caos e il gridodi una discarica destinata al rogolo stridìo del ferro schiacciatoe l'aspetto di un indeciso.Mente malinconicad'armonica e violinoin un coro legatolevato all'infinito,allo stesso destinoNon c'incontreremo maigelosi e invidiosi della nostra robacciacon i nostri canovaccici accarezzeremo bendatiincapaci di salutarci per strada.
 

A letto con la coscienza

 Nebbia nella mentecome nei polmoniavida e grassatogliti le vestie mostrati,mostramia che punto staicon la tua fossa.
 

Amici miei

Ho fumato i miei pensieripensando ai miei poetisono caduto sul campo degli amici chiedendo veritànegata da sguardi indecisivaghi perfino a loro stessisapessero almeno quanti ridicoli gesti!Ho pensato e fumatoil conforto che dàRispecchiarsi in un foglio opacoDi uno morto da poco. 
 

Ti ho vista

Ti ho vista!!Nella stanza, attraverso il vetro, giocavi con l'obiettivo dell'occhio, il primo piano sfoca lo sfondotintinna lacrima e rompe un silenzioriflesso di luna nel pozzo, profondo!
 

Siamo qui

Settembre lascia respirare.Toglie un po' di luce e, forse, dona nuova voce. I campi non scottano e le città si riavvolgono è un velo sereno che spiegarti ancora non so. Come la primavera ti suggerisce parole d'amore così una foglia ad Ottobre cade ai tuoi piedi e non vuole donando il suo ultimo colore lasciarsi dimenticare.È…
 

...

Savoir-faire d'ignavie lacrime stantienel pozzo del vostro cuorebrindano al nuovo mondoche nuovo non è,si rinnova purtroppoad ogni eracala una scure,nutre dell'uomo chimerasi entra alle noveed è subito sera.un'ora per pornocazzateovunque, si loda e si leggedonne tradite, stanche sfinitemeraviglie senza celluliteson le foto di piedi, mani, cosce e schieneuomini della "Panini" nei loro profili.
 

Su un divano blu

Voglio sulle labbra il mieledel (pro)fumoche sapevo disegnarecome un tuffo verso l'altoe poi svanire.
 

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