Creato da atsinistra il 09/01/2011
a sinistra
il problema attuale non è più la lotta della democrazia contro il fascismo ma quello del fascismo nella democrazia (G. Galletta)
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Post n°89 pubblicato il 12 Novembre 2011 da atsinistra
Nei giorni scorsi ho avuto modo di intervenire, anche duramente, sulle responsabilità del Sindaco di Genova in merito alla recente alluvione. Spesso la mancanza di conoscenza di una situazione “locale”, come quella genovese, porta a considerazioni che non trovano riscontro rispetto a quello che forse potrebbe apparire il “buon senso politico” Concretamente io sostengo che il problema della chiusura o meno delle scuole è un falso problema, sicuramente corretto è il principio che le scuole in caso di “eventi” particolari diventino presidi sul territorio per la gestione dell'emergenza. Per cui se sotto questo profilo la Sindaco ha operato correttamente, sulla gestione dello stato d'allerta è stata quanto mai lacunosa. La responsabilità che imputavo, e continuo ad imputare alla Sindaco, è tutta politica, ed è quella di essere organica al partito della cementificazione, Di quel partito di opere inutili e dannose come la “gronda di ponente”, scempi come gli “Erzelli”, proposte indecenti come il nuovo stadio nella zona a mare di Sestri ponente a ridosso dell'Aereoporto, ed infine un nuovo via, nel nuovo puc presentato ai parcheggi sotterranei (quindi nuove impermeabilizzazioni del terreno). Viste le mie lacune esplicative, credo che la miglior spiegazione possibile arriva direttamente dalla sala Rossa del Consiglio Comunale con una, a mio parere imbarazzante, bocciatura di un o.d.g. ORDINE DEL GIORNO IN MERITO ALLA DISCUSSIONE RELATIVA AGLI EVENTI ALLUVIONALI DEL 4 NOVEMBRE 2011 Il Consiglio Comunale di Genova, Considerato l'impatto che l'alluvione di venerdi 4 novembre 2011 ha avuto su ampie parti del territorio genovese e, in particolare, la morte di 6 persone; Premesso che il territorio così come la natura e la storia l’hanno consegnato a noi, è un patrimonio che va amministrato con la massima saggezza sapendo che è un bene limitato, che non è riproducibile. La sottrazione di anche un solo metro quadrato può significare lo stavolgimento dell’assetto idraulico e l’aumento dei rischi per le persone, oltre al danneggiamento del paesaggio; Considerato che “costruire sul costruito” deve significare fermare il consumo di territorio, senza aumentare il carico insediativo e di urbanizzazioni primarie e secondarie, in zone già densamente popolate; Tenuto conto del cambiamento climatico in atto che comporta precipitazioni intense frequenti, e della necessità di affrontare la sicurezza idrogeologica in maniera completa, sia con misure strutturali che non strutturali, come: manutenzione dei corsi e dei versanti riqualificazione del patrimonio forestale vincoli urbanistici, assicurazioni, prevenzione e protezione civile la rinaturalizzazione dei rii, compresi i loro versanti, permettendo la creazione di aree golenali, aumentando la capacità di ritenzione delle acque e la dissipazione dell’energia per ridurre il rischio idrogeologico più a valle,come stanno facendo da anni sulla Loira, in Francia, sulla Drava in Austria o sul Reno in Germania aumento di territorio permeabile demolizione di strutture in argine impegna la Sindaco e la Giunta a: predisporre emendamenti al PUC in modo da aumentare la quantità di territorio permeabile nel Comune di Genova, non autorizzando nuovi insediamenti e parcheggi in aree naturali e inondabili; implementare protocolli certi e non ambigui con sistemi integrati di allarme per la gestione dell'emergenza in tutto il territorio comunale; non adeguarsi alla sconcertante diminuzione della distanza dai fiumi per le nuovi costruzioni, approvato recentemente dal Consiglio Regionale Ligure; rivendicare il proprio ruolo di governo del territorio, esprimendo la propria contrarieta' al “silenzio – assenso” previsto in un disegno di legge depositato dalla Giunta Regionale per i permessi a costruire; attivarsi verso le competenti autorità di polizia territoriale per procedere senza indugio all’abbattimento di quegli edifici situati sugli argini che riducono la sicurezza, prevedendone la ricollocazione e la rimozione di qulunque deposito/accumulo di inerti vicino ai tratti fluviali; Intervenire prioritariamente in quei corsi con particolare emergenza idraulica, per aumentare la capacità di smaltimento dei tronchi coperti, fino a soddisfare lo smaltimento della portata 200-ennale; Aiutare economicamente gli alluvionati per riavviare le attività, non dimenticandosi dei cittadini di Sestri Ponente alcuni dei quali ad oggi sono a rischio di fallimento per mancati finanziamenti;
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A quando la prossima? Genova - Consiglio Comunale straordinario sull'alluvione
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