Andare via. Punto.Viaggiare fuori dai propri limiti alla ricerca di mondi perduti, di modelli esistenziali differenti. Sembra facile e difficile nello stesso tempo. Lo spartiacque è sempre la conoscenza delle cose, delle leggi dell'universo, perfino di quelle che regolano l'essere biologico dove vi sono certamente dei limiti insuperabili ma da cui comunque la stragrande maggioranza di noi è lontana anni luce. E poi ci sono le abitudini le convenzioni che ci hanno accompagnato dalla nascita, quelle che arrivano oggi nella società che cambia, le paure incontrollabili dell'incertezza, del lasciare la strada che si conosce per quella ignota. Eppure il desiderio dei vedere oltre, di raggiungere luoghi dove non è mai stato nessuno è sempre dentro di noi. Chiamalo curiosità o spirito da esploratore a volte assume un richiamo irresistibile. Non prenderesti un autobus per le stelle, un treno capace di farti visionare la costellazione di Orione o quella d'Andromeda? Pensa di viaggiare così veloce da superare il tempo a tal punto che al tuo ritorno nel luogo da cui sei partito sono passati secoli o millenni. Per quanto possa sembrare assurdo le leggi della fisica confermano questo aspetto come quello che lo spazio si può piegare come una coperta. Indi per cui si tratterebbe di un viaggio di sola andata. Vorrebbe dire lascare tutto: dai parenti, dall'amore fino al pianeta stesso, alle abitudini che ti fanno sentire al sicuro. Sicurezza relativa, s'intende visto che l'imprevisto è sempre dietro l'angolo. Basterebbe un meteorite di una cinquantina di chilometri quadrati ad impattare violentemente sulla terra per cancellare per sempre la vita così come la conosciamo. Un lancio, un solo lancio ben fatto dallo spazio e addio umanità! Viaggiare nel tempo, inoltre, prolungherebbe a dismisura l'esistenza slegandola in definitiva dai compiti di basso livello imposti dal sistema che chiamiamo civiltà: Non più lavorare, non più bisogno di soldi fino a dimenticarsi bollette e dichiarazioni dei redditi. Non sarebbe una prospettiva da valutare?
Una prosepttiva da valutare
Andare via. Punto.Viaggiare fuori dai propri limiti alla ricerca di mondi perduti, di modelli esistenziali differenti. Sembra facile e difficile nello stesso tempo. Lo spartiacque è sempre la conoscenza delle cose, delle leggi dell'universo, perfino di quelle che regolano l'essere biologico dove vi sono certamente dei limiti insuperabili ma da cui comunque la stragrande maggioranza di noi è lontana anni luce. E poi ci sono le abitudini le convenzioni che ci hanno accompagnato dalla nascita, quelle che arrivano oggi nella società che cambia, le paure incontrollabili dell'incertezza, del lasciare la strada che si conosce per quella ignota. Eppure il desiderio dei vedere oltre, di raggiungere luoghi dove non è mai stato nessuno è sempre dentro di noi. Chiamalo curiosità o spirito da esploratore a volte assume un richiamo irresistibile. Non prenderesti un autobus per le stelle, un treno capace di farti visionare la costellazione di Orione o quella d'Andromeda? Pensa di viaggiare così veloce da superare il tempo a tal punto che al tuo ritorno nel luogo da cui sei partito sono passati secoli o millenni. Per quanto possa sembrare assurdo le leggi della fisica confermano questo aspetto come quello che lo spazio si può piegare come una coperta. Indi per cui si tratterebbe di un viaggio di sola andata. Vorrebbe dire lascare tutto: dai parenti, dall'amore fino al pianeta stesso, alle abitudini che ti fanno sentire al sicuro. Sicurezza relativa, s'intende visto che l'imprevisto è sempre dietro l'angolo. Basterebbe un meteorite di una cinquantina di chilometri quadrati ad impattare violentemente sulla terra per cancellare per sempre la vita così come la conosciamo. Un lancio, un solo lancio ben fatto dallo spazio e addio umanità! Viaggiare nel tempo, inoltre, prolungherebbe a dismisura l'esistenza slegandola in definitiva dai compiti di basso livello imposti dal sistema che chiamiamo civiltà: Non più lavorare, non più bisogno di soldi fino a dimenticarsi bollette e dichiarazioni dei redditi. Non sarebbe una prospettiva da valutare?